Controlli bici elettriche a Castellammare, solita raffica di sequestri

Prodotte ed immesse sul mercato come bici elettriche vengono poi manomesse e rese, praticamente, pari...

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Prodotte ed immesse sul mercato come bici elettriche vengono poi manomesse e rese, praticamente, pari a dei veri e propri ciclomotori.

Controlli bici elettriche a Castellammare, solita raffica di sequestri

Nelle scorse ore gli uomini della polizia municipale di Castellammare di Stabia hanno portato avanti, ancora una volta, la loro attenta “azione di verifica sulle bici elettriche”. Un’azione che li vede in campo da anni e, purtroppo, sempre con gli stessi risultati.

Tanto per far memoria ricordiamo, infatti, un’azione similare posta in campo il 19 ottobre del 2017 quando gli agenti del Commissariato di P.S. Castellammare di Stabia nell’ambito di similare servizio di prevenzione e controllo del territorio, con l’ausilio di personale specializzato dell’Ufficio Motorizzazione Civile di Napoli e Bari, hanno verificato le caratteristiche tecniche delle biciclette elettriche circolanti in città chiudendo l’azione con il sequesto di ben 6 bici risultate “ritoccate” e rese quindi con caratteristiche pari a quelle dei ciclomotori, per la presenza di un potenziometro funzionante indipendentemente dall’azione dei pedali.

Altro blitz di verifica fu effettuato, sempre in sinergia con i militari dell’Arma e gli esperti ed i funzionari specializzati del Ministero dei Trasporti di Napoli e di Bari, l’anno dopo.

Era il 6 luglio del 2018 quando, al termine di controlli effettuati con l’ausilio di una postazione di controllo dotata dei rulli e degli strumenti utili a verificare che i mezzi a due ruote fossero conformi alle normative, si ritrovarono, ancora una volta, con il bilancio di otto bici modificate che, essendo state adattate a superare i 25 Km orari, avrebbero dovuto essere reimmatricolate come motocicli per i quali, quindi, necessita rispettare la normativa di genere, inclusa la immatricolazione.

E così giungiamo all’ennesimo controllo effettuato questa mattina quando, ancora una volta e sempre in collaborazione con il personale della Motorizzazione di Bari, i Vigili della Città hanno effettuato l’ennesimo controllo, che sarà ripetuto nei prossimi giorni, e questa volta sono state fermate una cinquantina di bici che, sottoposte a verifica, hanno fornito ancora il medesimo risultato: contraffazioni a gogò che, questa volta, hanno portato al sequestro di ben dodici “bici” che presentavano sempre le solite caratteristiche tecniche modificate che le rendono motocicli e non più bici.

In merito all’operazione, l’assessore alla Sicurezza Gianpaolo Scafarto ha dichiarato:
“La ‘moda’ imperversante di queste bici elettriche modificate e pericolose richiedeva un intervento mirato e approfondito. Allo stesso tempo stiamo raccogliendo dati utili per contrastare il fenomeno”.

PENSIERINO DI UN POMERIGGIO STABIESE:

Ma va? Dopo tre anni successivi con sempre lo stesso risultato siamo ancora alla raccolta dati? Quando si passerà alla raccolta a tappeto, quotidiana, delle bicimoto? Sarebbe un’ottima lezione di “civismo” per i quanti ancora credono di poter fare i furbi o, comunque, di essere più furbi degli altri, ed anche una goccia in più per le casse comunali, che male mai fa.

Stanislao Barretta

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