Decreto Dignità, cosa è cambiato fino ad ora nel mondo del gioco online

Sono trascorsi circa tre mesi da quando il Decreto Dignità è entrato definitivamente in vigore...

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Sono trascorsi circa tre mesi da quando il Decreto Dignità è entrato definitivamente in vigore e avrebbe dovuto regolamentare tra i tanti argomenti anche il gioco online. Eravamo a metà del mese luglio: questa tappa si può considerare come una vera e propria rivoluzione nel mondo del gambling online, soprattutto perché ha cambiato in maniera notevole l’impatto pubblicitario e comunicativo delle varie piattaforme di casinò online.

In realtà, però, è bene sottolineare come gli effetti del Decreto Dignità si potrebbero riflettere più che altro sulle modalità con cui i vari utenti si avvicinano al gioco d’azzardo. La nuova normativa ha come ratio principale quella ovviamente di aumentare la sicurezza di chi gioca online e di combattere il più possibile la ludopatia.

Il controllo dei vari siti di casinò online

Uno degli aspetti con maggior forza di questo Decreto è senz’altro un controllo molto più incisivo e preciso che riguarda i vari portali di gioco online, che hanno cominciato ad essere oggetto di una serie di controlli che, fino a qualche tempo fa, nemmeno venivano presi in considerazione.

In effetti, il tema della sicurezza dei casinò online è sempre stato molto dibattuto. Per riconoscere se una piattaforma rispetti effettivamente i vari requisiti, il primo passo è quello di verificare all’interno del sito la presenza del marchio AAMS. Si tratta della certificazione massima per quanto riguarda il lato sicurezza e significa che i migliori siti casino in questione operano secondo quanto previsto dalla normativa vigente in Italia e rispetti anche le norme legate alla privacy, con una protezione maggiore riguardanti i dati degli utenti che si registrano alla piattaforma.

La pubblicità sul gioco online, con il Decreto Dignità, ha subito un brusco e netto stop. In effetti, prima dello scorso mese di luglio, gli spot in televisione si susseguivano ad una rapidità impressionante, ma anche banner pubblicitari sui vari siti online e tante altre forme di marketing stavano facendo un lavoro ad ampio raggio.

In pochi sanno, però, che il Decreto Dignità non ha introdotto solamente un divieto di pubblicità e di sponsorizzazione relativo a tutti i vari operatori del gioco d’azzardo. Infatti, ha inserito anche varie modifiche ai giochi e alcune di esse sono veramente interessanti, come ad esempio l’aumento della soglia di payout.

In poche parole, i giocatori saranno al 100% sicuri che, dopo un certo quantitativo di mani di gioco, potranno mettere le mani su una vincita reale. Il Decreto Dignità, scendendo un po’ di più nei particolari, ha sentenziato che il payout delle slot o di altri giochi debba essere pari quantomeno al 90%. Si tratta di una scelta che consente di tenere gli utenti il più lontani possibile da brutte sorprese durante il percorso di gioco. Al tempo stesso, però, non viene completamente annullata la componente dell’imprevedibilità e dell’intrattenimento.

Il boom delle slot machine e il calo delle poker room online

Tra gli altri aspetti da sottolineare troviamo senz’altro quella che riguarda le slot machine sul web. In questo periodo, infatti, c’è stato un vero e proprio boom, che si potrebbe anche dire legato al calo che è stato riscontrato da parte delle poker room. Quest’ultimo comparto, infatti, nel primo semestre del 2019, ha fatto registrare un netto calo del 10% rispetto a giugno del 2018.

Non è un caso, quindi, che giochi come le slot machine e la roulette, oppure anche baccarat e blackjack abbiano preso il largo negli ultimi tempi. Il motivo è facile da intuire: il poker dura troppo tempo e non è così semplice da affrontare come i giochi che abbiamo appena citato. Di qui la decisione di tanti utenti di abbandonare le poker room online.

Ad ogni modo, prima di poter capire effettivamente le conseguenze del Decreto Dignità sull’universo del gioco d’azzardo, sarà necessario pazientare ancora qualche mese. I dati relativi al gioco online al secondo semestre del 2019 saranno fondamentali per comprendere la reazione degli utenti di fronte alle novità che sono state introdotte dal Decreto.

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