Euro 2020, il rigore inventato e la variante delta. Ma dove va il calcio?

Euro 2020, domenica l'ultimo atto con la finale tra Italia e Inghilterra. Ma gli inglesi ci arrivano dopo il pacco dono del sig. Makkelie

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Euro 2020, domenica l’ultimo atto con la finale tra Italia e Inghilterra. Ma gli inglesi ci arrivano dopo un pacco dono del sig. Makkelie (olandese) che ha falsato la semifinale con la Danimarca concedendo un rigore inventato.

Un rigore per un presunto fallo di Jensen su Sterling per un presunto tocco tra i due che le immagini dimostrano chiaramente non esserci. E il tutto avviene con un secondo pallone in campo che avrebbe dovuto indurre l’arbitro a fermare il gioco.

E se il buongiorno si vede dal mattino, si può ben comprendere cosa attende gli azzurri domenica sera alle 21 nella finale che li opporrà agli uomini di Gareth Southgate, CT inglese.

Tutto ciò in un momento del calcio in cui gli arbitri potrebbero avvalersi dell’ausilio del Var andando a rivedere le immagini nei casi più controversi come quello di ieri sera nel contrasto tra Jensen e Sterling.

“It’s coming home” cantano i tifosi inglesi sicuri della vittoria finale. Ma sarebbe meglio convertire il coro in “It’s diving home” con riferimento al perfetto tuffo e alla stupenda simulazione con cui Sterling, attaccante inglese, ha indotto l’arbitro in errore.

Euro 2020, ma dove sta andando il calcio?

A proposito del clima ribollente che attende l’Italia domenica sera nel catino di Wembley, avete fatto caso alle immagini televisive che riprendono i tifosi inglesi? Non c’è n’è uno, e dico uno tra i 60.000 di Wembley, che indossi una mascherina.

Il tutto mentre in Inghilterra si galoppa al ritmo di 28.000 casi di Covid al giorno per il dilagare ormai senza freni della variante delta. Ma a Boris Johnson in questo momento interessa solo il calcio e per lui è lecito acquisire consensi anche sulla pelle della gente.

Tutto ciò con il placet del presidente Ceferin della UEFA. Un placet spiegabile anche con il patto di acciaio creatosi tra Johnson e Ceferin qualche mese fa quando iniziò a palesarsi il pericolo Superlega e il premier inglese fu il primo a schierarvisi contro e ovviamente a favore della UEFA per motivi che poi si sono compresi appieno.

La decisione di far disputare la Final Four a Londra risale a quattro mesi fa quando in Inghilterra, grazie all’inizio delle vaccinazioni, si iniziava a parlare di immunità di gregge e i casi di Covid-19 erano ridottissimi.

Ma ora che il Covid galoppa al ritmo di oltre 28.000 contagi al giorno in Inghilterra, appaiono assolutamente ridicole e inconcepibili sia la scelta di confermare Wembley come sede della fase finale che l’ampliamento ai 60.000 spettatori.

Decisioni che confermano ancora una volta l’assoluta miopia delle massime autorità calcistiche europee e che non fanno presagire nulla di buono per l’andamento epidemiologico. Il tutto solo per un pallone che deve rotolare e muovere interessi in una certa direzione.

Ma tutti si chiedono, vedendo ciò che accade ad Euro 2020, in che direzione sta andando sempre di più il calcio?

a cura di Natale Giusti.

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