Australia-Danimarca 1-0, Mondiali calcio: highlights e sintesi

Australia-Danimarca 1-0, Mondiali calcio. L’Australia supera il Gruppo D: highlights e sintesi. Leckie porta gli oceanici agli ottavi. #Australia #Danimarca #Mondialicalcio2022 #highlights #sintesi

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Australia-Danimarca 1-0, Mondiali calcio: highlights e sintesi

L’Australia supera il Gruppo D dei Mondiali di calcio 2022: contro la Danimarca finisce 1-0 e tanto basta agli oceanici, che chiudono a quota 6 punti la prima fase della rassegna iridata confermandosi al secondo posto in classifica. Fanalino di coda la compagine europea.

La Danimarca parte meglio nella prima frazione: occasioni al 12′ per Jensen ed al 19′ per Maehle: in entrambi i casi Ryan difende lo 0-0, score con cui si va al riposo.

Nella ripresa dopo un’ora di gioco l’assist di McGree per Leckie viene trasformato da quest’ultimo in un tiro imparabile che dà il vantaggio agli oceanici. Al minuto 88 Bah sciupa da ottima posizione e l’Australia può far festa.

VIDEO GLI HIGHLIGHTS DI AUSTRALIA-DANIMARCA 1-0

PAGELLE AUSTRALIA-DANIMARCA 1-0

Australia

Ryan, 6,5: quando è chiamato in causa risponde presente rappresentando un saldo punto di appoggio e di sicurezza per la formazione australiana.
Degenek, 6,5: si fa trovare pronto sin dai primi minuti a proteggere la propria porta. Importanti i suoi salvataggi sia di testa sia in scivolata.
Souttar, 6,5: arcigno, roccioso. Dove può fa sentire tutta la sua fisicità agli attaccanti danesi che infatti preferiscono girargli al largo.
Rowles, 6: fa reparto riuscendo a dare il suo contributo al pacchetto arretrato degli australiani sia quando c’è da difendere lo 0-0 iniziale sia quando c’è da sigillare l’1-0 nel finale.
Behich, 6: si fa ammonire dopo pochi minuti, eppure riesce a gestire il tutto senza particolari patemi, complice anche un centrocampo danese spento.
Irvine, 6,5: sacrificio e riproposizione per uno degli uomini migliori degli oceanici. Si vede la cilindrata superiore rispetto ai suoi compagni.
Mooy, 6: si mette in mezzo al campo senza peccare di presunzione. Conosce i suoi limiti, ma si mette a disposizione aiutando tutti i compagni ogni qualvolta gli è possibile.
Leckie, 7,5: il migliore in campo in assoluto. Partita di qualità, quantità, con la griffe pesantissima di un gol che vale la qualificazione per l’Australia (dall’89’ Hrustic, senza voto).
McGree, 7: mette ordine, tecnica e corsa al servizio della squadra, in una partita dove tutto questo sembra mancare. Suo l’assist per il gol di Leckie (dal 74′ Wright 6: fa legna in mezzo al campo come gli chiede il suo allenatore).
Goodwin, 5: primo tempo poco brillante, che gli costa una sostituzione anticipata. Non nella sua migliore giornata “paga la cauzione per tutti” venendo tolto dal campo (dal 46′ Baccus 6: si mette in corsia aiutando i suoi a trovare ancor maggior equilibrio nella seconda parte della partita).
Duke, 5,5: li davanti, isolato, prova a fare quello che può, in una giornata che sa che sarà difficile, anche per il gameplan iniziale scelto dal suo allenatore (dall’81’ Maclaren 6: capisce il momento della gara in cui viene inserito mostrando da subito un’alta concentrazione e un grosso spirito di sacrificio).

Ct: Arnold, 6,5: la prepara per pareggiarla. Poi, quando la Tunisia segna contro la Francia il gol che eliminerebbe i suoi dal Mondiale, ha la “buona stella” di trovare il gol del vantaggio con Leckie: bravo e fortunato.

Danimarca

Schmeichel, 6: quasi uno spettatore pagante all’interno di un match nel quale è stato costretto a raccogliere soltanto il pallone in fondo al sacco in occasione del gol di Leckie.
Kristensen, 5,5: primo tempo poco brillante per lui, che infatti viene sostituito dopo soli 45 minuti. Confusionario sia tatticamente sia tecnicamente (dal 46′ Bah, 5,5: entra nel secondo tempo con la volontà di spaccare il mondo, ma dopo pochi minuti si adegua ai contenuti di una partita modesta).
Andersen, 6: non è molto sollecitato durante la gara. Nel finale prova a dare il suo contributo alla Danimarca, senza però trovare costrutto.
Christensen, 6: coordina il pacchetto difensivo danese senza particolare apprensioni. Prova a farsi vedere in avanti anche sui calci piazzati.
Maehle, 5,5: l’esterno dell’Atalanta si dimostra fra i più attivi nel cercare di creare pericoli, ma l’esitazione difensiva in occasione del gol del vantaggio australiano si rivela grave (dal 70′ Cornelius 5: entra per fare a sportellate con i difensori dell’Australia nel tentativo di provare a colpire e aprire spazi per i compagni. I difensori gli mettono la museruola).
Hojbjerg, 5,5: fare gol non è il suo mestiere. Cerca di dare equilibrio in una partita dove però servirebbe anche altro.
Jensen, 5: non riesce a trovare né la posizione né la precisione per essere protagonista in una partita di questa importanza (dal 59′ Damsgaard 5: il suo inserimento non cambia di una virgola il tema tattico danese. Una mezz’ora senza la scintilla).
Olsen, 5,5: cerca di dare ritmo e sprint all’attacco della formazione in maglia rossa, ma i suoi tocchi si rivelano spesso sbagliati e imprecisi (dal 70′ Skov 4,5: venti minuti disastrosi, fa in tempo anche a finire sul libro dei cattivi per la sua ammonizione).
Eriksen, 5: prova a dare geometrie alla manovra danese, ma sparisce col passare dei minuti. Annebbiato e ingabbiato: non riesce a emergere.
Lindstrom, 6,5: dopo un inizio “in carburazione” si mette in moto rivelandosi come uno dei migliori in campo dell’attacco danese.
Braithwaite, 5: partita totalmente incolore dell’attaccante della Danimarca, che viene sostituito dopo un’ora di gioco per mancanza di consistenza (dal 59′ Dolberg 5: togliere Braithwaite per mettere lui non ha giovato alcun effetto all’attacco dei nordici).
Ct: Hjulmand, 4,5: la Danimarca esce da ultima nel girone. Una formazione irriconoscibile rispetto a quella che 15 mesi fa era arrivata sino alle semifinali di Euro 2020 e tanta della colpa e anche sua.

CALCIO – CRONACA SPORTIVA / Qatar

Fonti: Oasport/Rai

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