Cdm: primo esame per il decreto sul Reddito di inclusione

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Arriva in Consiglio dei Ministri, per un primo esame, il decreto legislativo che introdurrà in Italia il Reddito di inclusione a sostegno delle famiglie in difficoltà.

IL DECRETO

Il decreto attua la delega approvata a marzo e segue il Memorandum d’intesa firmato ad aprile dal premier Gentiloni. Il reddito di inclusione si rivolge a 400 mila famiglia, pari a circa 1,8 milioni di persone. Le risorse stanziate complessivamente per questo piano sono di 1,18 miliardi per il 2017 e 1,704 miliardi per il 2018. Il Rei (reddito di inclusione) sostituirà l’attuale Sia (Sostegno per l’inclusione attiva).

LA PLATEA

La platea di riferimento è quella delle famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza e over 55 disoccupati. Il sussidio dovrebbe arrivare al massimo intorno a 480 euro al mese: 80 euro a componente fino a un massimo di 400 euro, ma sarà esteso fino a 480 euro in caso di madre single con quattro figli a carico. Obiettivo del Rei è anche quello di estendere la durata del sussidio: dai 12 mesi del Sia a 18 mesi, con possibilità di rinnovo.

Il carattere innovativo della misura sta nel fatto che la condizione di bisogno non è identificata solo con il reddito. Il disagio infatti non tocca solo la sfera materiale, ma anche quella sociale. Il rischio di povertà e esclusione sociale –  che investe il 28,7% della popolazione secondo le stime dell’Istat datate 2016 – potrebbe ampliare la platea dei possibili bisognosi di un supporto al reddito.

 

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