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Europol, GdF e Polizia Nazionale Irlandese: Operazione Afrodite

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Europol, GdF e Polizia Nazionale Irlandese: Operazione Afrodite. Sequestrati 28 milioni di articoli illegali e contraffatti tra cui 800 capi di abbigliamento e accessori (in diversi stati europei) e 27 milioni di mascherine mediche.

  • Europol Guardia di Finanza Irish National Police: Operation Afrodite. 28 million illegal and counterfeit items seized including 800 items of clothing and accessories (in several European countries) and 27 million medical masks.
Europe-wide operation Aphrodite has brought together 21 countries* to target counterfeit goods trafficking. The eight-month operation was co-led by the Italian Finance Corps (Guardia di Finanza) and the Irish National Police (An Garda Síochána) with support from Europol. From December 2019 to July 2020, law enforcement authorities tracked online sales of a large variety of counterfeit items, culminating in checks in warehouses, shops and marketplaces in Belgium, Cyprus, Greece, Ireland, Italy, Portugal, Romania and Spain.

Law enforcement find fake COVID-19 medical equipment among the seizures

The operation led to 123 social media accounts and 36 websites selling counterfeit products to be taken down. During the operation, law enforcement authorities seized nearly 28 million illegal and counterfeit goods among which were 800 000 counterfeit items of clothing, sportswear, footwear, personal accessories, IPTV set-top boxes and toys. Ten people were arrested in Greece and 37 others were reported to the judicial authorities in Greece, Italy and Portugal. More than €700 000 was also seized.

The COVID-19 outbreak led the involved authorities to adapt the initial scope of the operation to focus on issues triggered by the pandemic. As a result, counterfeit and not compliant medical equipment was also seized, including 27 million medical facemasks, by the Italian Finance Corps (Guarda di Finanza).

Fake goods hidden behind online deals 

Digital platforms, such as websites, social media and instant messaging services are abused by criminal groups to sell often harmful counterfeit products. Illegal vendors advertise counterfeit goods with pictures and prices of fake products on social media. They also use hidden links in posts on social media to redirect users to marketplaces located outside of the EU. Offers for counterfeit goods also grew on e-commerce platforms and subsequently, their share of the market increased.

Criminals invite unsuspecting buyers to pay with prepaid cards, by wire transfer or other forms of electronic payment and web-based services as the goods are delivered through legal couriers. The COVID-19 pandemic intensified the sale of counterfeit goods on the physical market too.

Europol’s Intellectual Property Crime Coordinated Coalition (IPC3) coordinated the operation and collected the results and detected existing links between the individuals involved.  Europol’s IPC3 facilitated the information exchange and provided technical and analytical support to the participating countries.

Europol’s IPC3 is co-funded by EUIPO (European Union Intellectual Property Office) to combat intellectual property crime.

Participating countries:

*Austria, Belgium, Bulgaria, Cyprus, Czechia, Denmark, France, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Lithuania, Malta, Moldova, the Netherlands, Portugal, Romania, Spain, Ukraine, United Kingdom

 

L’operazione europea Aphrodite ha riunito 21 paesi * per contrastare il traffico di merci contraffatte. L’operazione di otto mesi è stata co-guidata dal Corpo delle finanze italiano (Guardia di Finanza) e dalla Polizia nazionale irlandese (An Garda Síochána) con il supporto di Europol. Da dicembre 2019 a luglio 2020, le forze dell’ordine hanno monitorato le vendite online di un’ampia varietà di articoli contraffatti, culminando con controlli in magazzini, negozi e mercati in Belgio, Cipro, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Romania e Spagna.

Le forze dell’ordine trovano false apparecchiature mediche COVID-19 tra i sequestri

L’operazione ha portato alla rimozione di 123 account di social media e 36 siti web che vendono prodotti contraffatti. Durante l’operazione, le forze dell’ordine hanno sequestrato quasi 28 milioni di merci illegali e contraffatte, tra cui 800.000 articoli di abbigliamento, abbigliamento sportivo, calzature, accessori personali, set-top box IPTV e giocattoli contraffatti. Dieci persone sono state arrestate in Grecia e altre 37 sono state denunciate alle autorità giudiziarie in Grecia, Italia e Portogallo. Sono stati sequestrati anche più di 700.000 euro.

L’epidemia di COVID-19 ha portato le autorità coinvolte ad adattare l’ambito iniziale dell’operazione per concentrarsi sui problemi innescati dalla pandemia. Di conseguenza, sono state sequestrate anche apparecchiature mediche contraffatte e non conformi, tra cui 27 milioni di maschere mediche, dal Corpo delle Finanze italiano (Guarda di Finanza).

Merci contraffatte nascoste dietro le offerte online

Le piattaforme digitali, come i siti Web, i social media e i servizi di messaggistica istantanea, sono oggetto di abuso da parte di gruppi criminali per vendere prodotti contraffatti spesso dannosi. I venditori illegali pubblicizzano prodotti contraffatti con immagini e prezzi di prodotti contraffatti sui social media. Utilizzano anche collegamenti nascosti nei post sui social media per reindirizzare gli utenti a mercati situati al di fuori dell’UE. Sono cresciute anche le offerte di merci contraffatte sulle piattaforme di e-commerce e, successivamente, la loro quota di mercato.

I criminali invitano gli ignari acquirenti a pagare con carte prepagate, bonifico bancario o altre forme di pagamento elettronico e servizi basati sul web poiché le merci vengono consegnate tramite corrieri legali. La pandemia COVID-19 ha intensificato anche la vendita di merci contraffatte sul mercato fisico.

La Coalizione coordinata contro la criminalità in materia di proprietà intellettuale (IPC3) di Europol ha coordinato l’operazione, ha raccolto i risultati e ha rilevato i legami esistenti tra le persone coinvolte. L’IPC3 di Europol ha facilitato lo scambio di informazioni e fornito supporto tecnico e analitico ai paesi partecipanti.

L’IPC3 di Europol è cofinanziato dall’EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) per combattere i reati contro la proprietà intellettuale.

Paesi partecipanti:

* Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Cechia, Danimarca, Francia, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lituania, Malta, Moldova, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna, Ucraina, Regno Unito

Stéphanie Esposito Perna

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