Reggio Calabria. 3 arresti per estorsioni ad affiliati delle cosche Libri e Morabito per due tentate estorsoni ai danni di una ditta operante nel settore del gas.
Operazione “Pensierino”… laddove il pensierino altro non era che il pizzo di natale, al quale far seguire tutti quelli possibili e per ogni ricorrenza…
Operavano per le potenti cosche dei Libri e dei Morabito, attraverso estorsioni di stampo mafioso, ai danni di un’azienda che effettua manutenzioni alle condotte idriche e del gas nel reggino.
13 gli elementi coinvolti a vario titolo ma i primi tre piazzamenti, sul podio del male, spettano ai “Grilli di Terreti” tre elementi già noti per altre performance precedenti, di altrettanto buon livello.
Stiamo parlando di Antonio Riccardo Artuso classe ’77, Vincenzo Serafino classe ’65 e Bruno Scordo classe ’83, tutti intranei alle due pericolose cosche citate.
L
a ditta che subiva le estorsioni, operante nelle zone di di Mosorroffa e Terreti nel campo delle manutenzioni per i servizi relativi al gas, aveva cercato modi meno legali, per sbarazzarsi degli usurai, ovvero, sempre operando per “amicizie”.
Anziché denunciare, chiesero infatti la collaborazione di un loro dipendente, certo Bruno Scordo, in grado di contattare soggetti intermediari con le cosche, nella fattispecie tal Pietro Sinicropi, vicino alla cosca Libri, che avrebbe dovuto mediare fra loro.
Vari soggetti erano stati ascoltati sui fatti ma sempre rendendo dichiarazioni false e reticenti nel merito, tutto smentito dalle registrazioni ambientali, realizzate grazie agli investigatori.
Le attività investigative, hanno fatto emergere anche elementi relativi a reati di dichiarazione fraudolenta con emissioni di fatture false, frode nelle forniture pubbliche e favoreggiamento personale.
75.000 euro è la somma che è stata sequestrata finora a fronte delle evasioni di imposta accertate ai fini IRPEF e IVA.
Quanto alla frode, si è potuto accertare che la ditta abbia chiesto pagamenti per manutenzioni mai svolte nel Comune di Palmi.
I provvedimenti scaturiti sono la naturale conclusione di un’opera incessante di contrasto alla criminalità organizzata e alla massiccia infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia sana del nostro paese, in particolare nel settore degli appalti pubblici.
Mandiamo quindi un “pensierino” pieno di affetto e riconoscenza ai nostri uomini di Stato, non deviati, che con la loro preziosa opera quotidiana, tengono accesa la torcia della legalità e con quella, anche la nostra unica speranza…
In particolare stavolta ringraziamo il GIP di Reggio Calabria, Dott.ssa Vincenza Bellini, che ha posto la propria firma sul provvedimento richiesto dalla Procura della Repubblica di Regiio Calabria, diretta dal grande Giovanni Bombardieri, nell’ambito di un’operazione coordinata dal Sostituto Procuratore Sara Amerio. Oltre a tutti gli uomini e donne del Comando Provinciale della Guardia di finanza e della Polizia Giudiziaria.
Francesca Capretta / Cronaca Calabria