Amato: l’oculatezza della Juve Stabia è modello di riferimento

Gaetano Amato, attore nonché deputato e tifoso della Juve Stabia, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento della Juve Stabia

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Amato, le sue dichiarazioni nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.

Gaetano Amato, attore, scrittore nonché deputato e tifoso della Juve Stabia, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.

Le dichiarazioni di Gaetano Amato sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Sette giorni su sette lavoro per Castellammare. Stamattina incontro con le autorità portuali per un progetto che riguarderà Castellammare. Sono molto superstizioso perché finora non vengo a vedere la Juve Stabia e stiamo andando benissimo.

La Juve Stabia è una squadra che corre e non si ferma e ha la volontà di vincere. Grande merito va data al ds Lovisa che ha portato a Castellammare tanta gente che aveva fame e voglia di rivincita. Mi viene il paragone col Napoli di Spalletti perché la Juve Stabia è una squadra che ha la stessa fame. Non voglio essere ottimista, facciamo altri tre punti e poi ne parliamo.

A Juve Stabia-Casertana c’era scritto nei verbali della polizia che un gruppo di stabiesi aveva preso a pietrate un pullman di casertani e la cosa era capitata nel pre-gara e non nel post-gara. Ci sono dichiarazioni di forze dell’ordine che dicevano questo. Erano previste due giornate di squalifica del campo che sono state tramutate in una giornata a porte chiuse. La cosa bella è stata che i calciatori al termine della gara sono andati fuori a festeggiare con i tifosi.

Stanno prendendo in considerazione anche il riconoscimento dello scudetto dell’Italia liberata del 1945 per lo Stabia. E’ stato interessato il Ministro dello sport e il Consiglio Federale. Si sta esaminando la delibera fatta con lo Spezia per capire come farlo. La Juve Stabia il mese prossimo dovrebbe inoltrare anche la richiesta. E’ una cosa assolutamente meritata. Si sta lavorando anche su questo e speriamo bene anche su questo fronte.

Ho un rammarico della Serie B. Quando eravamo in B Manniello mi invitò per andare a Torino a vedere il match. Ero in teatro e mi dispiacque moltissimo non poter accompagnare la Juve Stabia a Torino.

Pagliuca e il direttore sportivo sono i due elementi fondamentali di questa Juve Stabia vincente. Quando giocavo ho avuto il piacere di avere anche Di Marzio come allenatore. Ogni calciatore nuovo che veniva, Di Marzio lo faceva marcare a me. Il motivatore è importantissimo nel calcio e può essere fondamentale.

Sono un po’ deluso dalla politica stabiese. Faccio politica attiva da un anno e mezzo. Tutto ciò che faccio lo faccio con serietà e impegno. Quando fai una cosa ti ci devi dedicare. Come attore ho lavorato con i migliori attori e registi. Se dovessi identificare l’Adorante della politica stabiese lo identifico nel prof. Polito. Sarebbe stato un ottimo sindaco in ogni decade. Persona di grande cultura. E anche Franco Martoriello.

Paolo D’Arco ha messo tutto ciò che aveva nella Juve Stabia, forse troppo. Bisogna essere oculati come sta facendo il presidente Langella. L’oculatezza con cui ci si è affidati a questo ds di 28 anni che è andato a prendere giocatori affamati che hanno voglia di fare.

L’Inter sta dominando il campionato italiano ma ha 800 milioni di debiti. Il calcio italiano non rispetta più le regole. Gli interessi sono talmente tanto alti che io non credo più alla buona fede. Società come la Juve Stabia che amministrano con oculatezza sono un modello da prendere a riferimento.

Non basta purtroppo la Juve Stabia a cambiare la mentalità degli stabiesi. Sono uno stabiese purosangue. Noi stabiesi dovremmo prendere esempio come civismo dal tifo. Dobbiamo capire che questa città è la nostra. Sarebbe il caso che gli stabiesi prendessero il coraggio a due mani e non facessero eleggere sempre le stesse persone. Stamattina ho visto alcune panchine già vandalizzate in villa. La civiltà te la imponi e te la dai”.

Juve Stabia TV


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