Elezioni Regionali Lazio: 12-13 febbraio 2023. Candidati e programmi

Alle elezioni regionali Lazio 2023 gli elettori potranno votare solo per il candidato presidente, solo per le liste collegate a un candidato presidente (e in questo caso il voto si estenderà anche al candidato associato), oppure votare sia per il candidato che per la lista a esso collegata.

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Alle elezioni regionali Lazio 2023 gli elettori potranno votare solo per il candidato presidente, solo per le liste collegate a un candidato presidente (e in questo caso il voto si estenderà anche al candidato associato), oppure votare sia per il candidato che per la lista a esso collegata.

Elezioni Regionali Lazio: 12-13 febbraio 2023. Candidati e programmi

Nella legge elettorale è previsto inoltre il voto disgiunto: per cui si potrà votare per un candidato presidente ma barrare anche una lista non collegata al candidato prescelto. Infine, è prevista l’alternanza di genere: per cui è possibile esprimere fino a due preferenze, scegliendo tra un candidato e una candidata di una stessa lista.

Per decidere chi votare, si consiglia di informarsi sui programmi e sui candidati di ciascuna lista, in modo da poter effettuare una scelta consapevole. Inoltre, è importante considerare anche le proprie opinioni personali sui temi più importanti, come l’economia, la sicurezza, l’ambiente e la sanità.

Chi sono i candidati in corsa.

Ecco chi sono i candidati presidente alle elezioni regionali nel Lazio per il centrodestra, centrosinistra, Movimento 5 Stelle, Unione Popolare, Partito Comunista Italiano e forze del Quarto Polo

  1. Francesco Rocca,
  2. Alessio D’Amato
  3. Donatella Bianchi
  4. Rosa Rinaldi
  5. Sonia Pecorilli

In dettaglio:

1 – Francesco Rocca

Per correre per la poltrona di governatore della Regione Lazio Francesco Rocca si è dimesso da presidente della Croce Rossa Italiana.

Avvocato penalista e poi manager e commissario della Sanità, è stato scelta come “tecnico d’area” da Giorgia Meloni, la quale ha dichiarato: “Francesco Rocca candidato perché è eccellenza italiana”.

Il cuore che batte a destra da sempre ma senza tessera di partito in tasca, è stato considerato il nome giusto anche per competere con l’esperienza di Alessio D’amato.

“Risponderò al grido di dolore di una regione abbandonata”, queste le parole del candidato di centrodestra durante l’evento di conclusione della campagna elettorale.

Queste le liste a sostegno di Francesco Rocca:

  1. Civica per Rocca
  2. Fratelli d’Italia
  3. Moderati
  4. Forza Italia
  5. Lega
  6. Udc

2 – Alessio D’Amato

Alessio D’Amato è il candidato del Partito Democratico sostenuto dal Terzo Polo (Italia Viva e Azione), e da altre forze di centrosinistra.

Assessore uscente alla Sanità della giunta Zingaretti, il suo volto è divenuto noto a livello nazionale durante la fase più acuta della pandemia di Covid-19.

Il candidato della lista Demos Luca Bergamo, sulla candidatura di D’Amato ha dichiarato ai microfoni di Fanpage.it:

L’unico candidato in grado di contrastare la vittoria di Rocca è Alessio D’Amato”,
e ha poi aggiunto:
“Assurdo che centrosinistra e 5 Stelle competano l’uno contro l’altro”.

Queste le liste che lo sosterranno alle regionali:

  1. Partito democratico
  2. Lista Civica D’Amato
  3. Demos
  4. Più Europa-Radiicali
  5. Volt
  6. Verdi-Sinistra
  7. Psi
  8. Terzo Polo di Italia Viva-Azione.

3 – Donatella Bianchi

Sfumato ogni accordo con PD, il Movimento 5 Stelle che ha partecipato all’ultima parte di legislatura governando con il centrosinistra, ha scelto la corsa in solitaria con il sostegno di Sinistra Italiana e Coordinamento 2050.

Una coalizione che sosterrà la giornalista e presidente del WWF Italia Donatella Bianchi, nota per condurre da quasi vent’anni la trasmissione Linea Blu.

“Incarna a pieno i valori del Movimento”, così Giuseppe Conte al momento dell’annuncio.

In un incontro organizzato da Fanpage.it con gli studenti del liceo Aristofane di Roma, la candidata del Movimento 5 Stelle ha dichiarato: “Meloni cancella il reddito? Noi lo garantiremo”.

Queste le liste che sostengono Bianchi:

  1. Movimento 5 Stelle
  2. Polo progressista

4 – Rosa Rinaldi

Per Unione Popolare, la forza della sinistra d’alternativa di Luigi De Magistris composta tra le altre forze da Rifondazione Comunista e Potere al Popolo, corre da sola candidato Rosa Rinaldi.

Ex sindacalista della Fiom Cgil e parlamentare del Prc, ha partecipato al secondo governo Prodi in qualità di sottosegretaria al Ministero del Lavoro e precedentemente aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente della Provincia di Roma.

5 – Sonia Pecorilli

Sonia Pecorilli, di professione infermiera, è la candidata presidente della Regione Lazio del Partito Comunista italiano.

Ha 52 anni, nata a Latina vive attualmente a Sermoneta.

Qui è consigliera comunale per il PCI e capogruppo consiliare delegato (già assessore) alla pubblica istruzione e sanità.

I programmi dei candidati a confronto

Rifiuti

1 – Francesco Rocca

Nel suo programma, Rocca non fa praticamente mai riferimento al tema rifiuti.

Si parla genericamente della tutela ambientale:

“Va finalmente impostata una politica di tutela attiva dell’ambiente e del paesaggio che conduca al superamento di posizioni ideologiche che, nel nome della protezione e valorizzazione del patrimonio ambientale esistente, da noi del tutta condivisa e riaffermata, hanno ingessato il possibile sviluppo di ipotesi di pianificazione del territorio innovative e votate alla crescita della nostra Regione”.

Viene fatto riferimento alla “situazione ambientale della Valle del Sacco”, “un’emergenza che non va sottovalutata” e una “vera e propria bomba ecologica”.

2 – Alessio D’Amato

Nel suo programma, Alessio D’Amato promette che il Lazio sarà

“Regione in prima fila nella transizione ecologica, negli investimenti per le fonti energetiche rinnovabili e nelle filiere della produzione energetica, uno dei punti di forza della nostra strategia di reindustrializzazione, nel portare la circolarità nelle nostre filiere produttive.
Ma sostenibilità è anche il ciclo dei rifiuti.
Negli scorsi anni i passi avanti sono stati molti.
Abbiamo portato la raccolta differenziata dal 16,5% al 56,5%, abbiamo approvato il Piano regionale dei Rifiuti”.

Il candidato del centrosinistra promette la realizzazione di

“impianti necessari al riuso e al riciclo dei materiali, tra cui anche centri del riuso e composterie di comunità, poiché Il recupero di materia – in particolare nel caso delle “materie rare”, cruciali nell’economia digitale e rinnovabile – è obiettivo primario delle strategie comunitarie, nazionali e regionali”.

3 – Donatella Bianchi

Per Donatella Bianchi, invece, il tema dei rifiuti è centrale nel programma e sono tante le pagine dedicate all’argomento ambiente.

Viene escluso ogni ricorso

“a impianti di incenerimento o di termovalorizzazione, opere non virtuose, non sostenibili, che non guardano al futuro e che contrastano con la normativa regionale e con le prerogative europee incentrate sulle politiche di transizione ecologica. Uno scenario ulteriormente pericoloso è dato dal coincenerimento di rifiuti presso cementerie o impianti che usano combustibili solidi come centrali a carbone. Con programmi di riduzione della produzione di rifiuti a monte del sistema, con piani di riuso, raccolta differenziata e recupero di materia, la quantità di rifiuti da incenerire sarà sempre minore e in futuro si dovrà programmare la dismissione di tali impianti”.

Secondo la candidata del Movimento 5 Stelle l’attuale gestione dei rifiuti

“presenta criticità in ogni suo aspetto, incluso il modello di gestione adottato.
Non c’è una pianificazione credibile, le misure di prevenzione sono pressoché inesistenti, si ricicla poco, si recupera materia male e si smaltisce peggio”.

Sanità

1 – Francesco Rocca

Nel suo programma, Francesco Rocca mette in evidenza le “ataviche criticità” che presenta il servizio sanitario regionale:

“Abbiamo intenzione di affrontarle con metodo e serietà per offrire ai cittadini laziali gli stessi diritti oggi già garantiti in molte regioni italiane.
Affronteremo da subito la questione delle liste di attesa e dei pronto soccorso”.

Tra le proposte del candidato del centrodestra c’è quella di centralizzare

“le prenotazioni delle prestazioni e delle agende di tutte le strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate”.
” La parola chiave della nostra azione di governo nella sanità, sarà la prossimità, portare cioè le cure a casa dei cittadini, prima ineguagliabile forma di prevenzione da ogni malattia”,

si legge ancora nel programma del centrodestra.

Infine, l’intenzione di Rocca è quella di restituire la struttura dell’ex ospedale Forlanini alla sanità regionale.

2 – Alessio D’Amato

La sanità è centrale nel programma di Alessio D’Amato, attuale assessore regionale, che rivendica il lavoro svolto in questi anni, “in particolare durante l’emergenza COVID”, “un manifesto della mia idea di governo e della mia capacità di attuarla con fatti concreti”.

Il candidato del centrosinistra ricorda che nei prossimi anni ci sarà

“il più imponente piano di investimenti mai realizzato sulla rete ospedaliera regionale. 2,8 miliardi di euro per l’ammodernamento, la messa in sicurezza e l’acquisto di nuove tecnologie.
A queste risorse si aggiunge una specifica misura del PNRR, dedicata al parco tecnologico e digitale ospedaliero”.

D’Amato propone anche una “rivoluzione” nella medicina territoriale, con ospedali e case di comunità. Due priorità per l’assessore sono il piano ‘Svuota Pronto Soccorso’ e il piano per il taglio delle liste d’attesa:

“In tutta Italia l’emergenza Covid ha portato ad insopportabili ritardi nell’erogazione delle prestazioni “ordinarie”.
Nel 2021, con un Piano di recupero delle liste di attesa, abbiamo recuperato oltre il 98% delle prestazioni non erogate durante il confinamento sociale dell’anno precedente.
Per aggredire i ritardi, nel 2022 abbiamo approntato un secondo Piano.
Un impegno di risorse significativo a favore delle aziende sanitarie e ospedaliere della regione, con specifici criteri e precisi obiettivi”.

3 – Donatella Bianchi

Medicina di prossimità e abbattimento delle liste d’attesa sono al centro anche del programma di Donatella Bianchi, in cui si legge:

 “Medicina di prossimità, attività mirate di prevenzione e cura, presa in carico dei malati cronici, fragili e non-autosufficienti, investimenti per la riqualificazione delle strutture ospedaliere di proprietà pubblica e per l’abbattimento delle liste di attesa, la sperimentazione di nuove forme e percorsi di formazione e specializzazione clinica per i giovani medici, progressive internalizzazioni e piani assunzionali per incrementare il personale, dovranno concorrere a ridisegnare l’offerta e la rete dei servizi sanitari regionali da effettuarsi anche attraverso il confronto con gli enti locali e le parti sociali e mettendo al centro la persona”.

Politiche del lavoro

1 – Francesco Rocca

Rocca mette al centro soprattutto il collegamento tra scuola e mondo del lavoro e l’inclusione lavorativa per le persone con disabilità, alle quali è dedicato un piano ad hoc.

Secondo il centrodestra

“la gestione Zingaretti ha concepito una separazione tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro. Al contrario, noi li concepiamo come momenti consecutivi della crescita del cittadino”.

Per Rocca è necessario

“raccordare le politiche dell’educazione, dell’istruzione, dell’orientamento, della formazione professionale e dell’occupazione per la progressiva costruzione di un sistema integrato regionale che renda effettivo il diritto all’apprendimento per tutti, anche attraverso la flessibilità dei percorsi, promuovendo la collaborazione con il territorio, il mondo del lavoro, le sedi della ricerca scientifica e tecnologica”.

2 – Alessio D’Amato

Nel suo programma sul lavoro, Alessio D’Amato punta su formazione e politiche attive per l’inserimento lavorativo, con ad esempio il potenziamento dei centri d’impiego e dell’orientamento.

L’assessore spiega che occorre

“aumentare il peso dell’occupazione femminile con un’azione congiunta per l’avvio al lavoro e per la conciliazione vita-lavoro e da promuovere l’occupazione giovanile, favorendo un ingresso dignitoso delle nuove generazioni nel mercato del lavoro. E c’è la necessità di formare lavoratrici e lavoratori che siano protagonisti delle sfide che il tessuto produttivo del Lazio deve affrontare in questi anni: a partire dalla trasformazione digitale e quella verde”.

D’Amato propone anche un

“reddito del cittadino in formazione, uno strumento destinato a disoccupati giovani e adulti, a giovani in cerca di prima occupazione, a donne con figli a carico in cerca di ricollocazione, a persone in condizione di temporanea difficoltà, a lavoratori e lavoratrici in difficoltà di fronte alle crisi e alle trasformazioni economiche in atto”.

3 – Donatella Bianchi

Donatella Bianchi propone in primo luogo l’istituzione di un reddito di cittadinanza regionale.

In secondo luogo propone la

“soppressione della maggiorazione Irap alle imprese che assumono a tempo indeterminato giovani under 35, neo mamme o percettori di reddito di cittadinanza abili al lavoro”.

Secondo la candidata del Movimento 5 Stelle, i centri per l’impiego andrebbero riformati “con inserimento di personale formato e qualificato, tra cui i navigator” e andrebbe creata

 “una rete regionale tra istituzioni, parti sociali, enti di formazione, scuole e università, per rafforzare l’incontro tra domanda e offerta”.

Questi centri per l’impiego riformati dovrebbero essere 100 su tutto il territorio regionale.

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