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Task force Ministero della Salute per preparare il ‘Vertice Salute G7’

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Si è riunita questa mattina, 3 febbraio 2020, la task force coronavirus 2019-nCoV del Ministero della Salute alla presenza del ministro, Roberto Speranza.

Task force Ministero della Salute per preparare il ‘Vertice Salute G7’

Al centro del confronto della Task-force di questa mattina, la preparazione per il vertice in teleconferenza dei ministri della Salute dei Paesi G7 previsto per questo pomeriggio. Per questo motivo è annullata la sua partecipazione agli eventi programmati per oggi in Toscana.

Tra i temi affrontati dalla task-force odierna anche l’innalzamento del livello dei controlli su tutti i porti e gli aeroporti.

Il Ministro Speranza ha inoltre espresso soddisfazione per l’operosa, e qualificata, attività dei virologi dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani che, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per i primi due pazienti in Italia, sono riusciti ad isolare il virus responsabile dell’infezione, come annunciato ieri in conferenza stampa dal direttore scientifico dell’INMI Giuseppe Ippolito e dallo stesso ministro della Salute.

Queste le sue parole:

“Un passo importante per tutta la comunità scientifica che consentirà di accelerare la ricerca su questa malattia. L’Italia ha uno dei servizi sanitari migliori al mondo e oggi lo ha nuovamente dimostrato”.

“Ora i dati saranno a disposizione della comunità internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. l’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca”, ha spiegato il direttore scientifico Ippolito.

“Grazie all’ottimo lavoro dello Spallanzani da oggi anche l’Italia potrà cominciare a lavorare direttamente per cercare una terapia”, ha commentato Silvio Brusaferro presidente dell’Istituto Superiore di Sanità nel congratularsi con il gruppo di ricercatori dello Spallanzani.

Alle dichiarazioni del Ministro sono seguite anche quelle del direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss, Giovanni Rezza che ha dichiarato:

“L’isolamento virale, effettuato anche in Italia dallo Spallanzani, permette di sequenziare il virus e confrontarlo con i ceppi già isolati anche in Cina e al di fuori della Cina in Paesi come Francia e Australia per valutare eventuali mutazioni.

In generale, l’isolamento del virus può aiutare a mettere a punto i metodi diagnostici, testare l’efficacia di molecole antivirali conosciute e identificare e potenziare eventuali punti deboli del virus al fine di consentire lo sviluppo di strategie terapeutiche e identificare eventuali target vaccinali”.

Redazione

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