Il Parco coglie l’invito dei visitatori e la rende permanente la mostra “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano”.
“SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano”: la mostra è permanente
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RCOLANO- Era il 20 dicembre del 2018, quando fu inaugurata la prima grande mostra del Parco che ha registrato un’ovazione di consensi che si sono tradotti nella tanto attesa decisione: la Direzione del Parco Archeologico di Ercolano ha pianificato di rendere permanente la mostra “SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano”. L’apertura della mostra corrispose, all’apertura dell’Antiquarium, edificio che necessitava di diversi interventi prima della fruizione dei visitatori. “L’operazione è stata il frutto di un grande sforzo per adattare all’accoglienza dei visitatori l’edificio adeguandolo con ogni misura di sicurezza che ne permettesse l’apertura – dichiara il Direttore Francesco Sirano – abbiamo offerto alla comunità e ai visitatori uno spazio funzionale che ha consentito di ospitare anche conferenze, convegni e laboratori. Abbiamo deciso di venire incontro alle numerose sollecitazioni dei visitatori di rendere la mostra permanente, ma questo non ci distoglie dall’obiettivo di dotare il Parco di un museo che completi l’esperienza della visita sotto tutti gli aspetti e in maniera innovativa. SplendOri è stato un primo passo che ci ha permesso di coniugare fruizione e ricerca per definire il progetto museografico del sito. L’attuale allestimento sarà nel corso del 2020 arricchito senza mai far venire meno il godimento dei beni da parte del pubblico. Il lavoro di ricerca sta continuando e sviluppiamo le altre due esposizioni del ciclo “Ercolano. Talento passato e presente” che vedranno la luce nei prossimi mesi dedicate a mettere in evidenza altri due aspetti peculiari che fanno di Ercolano un caso unico nell’intero mondo romano: l’una sul legno e l’ebanistica, l’altra sul cibo e la civiltà della tavola .”
“SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano” è l’esposizione che permette ai suoi visitatori di ammirare, per la prima volta in quantità tanto massiccia, monili d’oro, oggetti preziosi, manufatti di uso personale e quotidiano. Il tesoro conta all’incirca 200 monili, preziosi, raffinati arredi domestici, servizi da mensa unica per quantità e valore culturale dei pezzi in mostra che viene presentato al pubblico sul luogo stesso del ritrovamento; oggetti appartenuti agli antichi ercolanesi, alcuni ritrovati con gli abitanti nel tentativo di porli in salvo dalla imminente catastrofe dell’eruzione, altri ritrovati nelle dimore dell’antica città.
Spesso si dimentica che oltre a Pompei, esistono anche altri siti quali Ercolano appunto, Stabia, Oplonti, che sono altrettanto importanti per la memoria e i reperti che custodiscono. Il fatto che una decisione così importante, quale quella di rendere permanente una mostra, sia derivata “necessariamente”, dalle insistenze dei visitatori stessi, è un segnale importante che fa ben sperare nel sentimento di amore e orgoglio e Responsabilità nei confronti della propria storia, identità e memoria. Si auspica che ben presto anche altri siti archeologici possano ricevere sempre più attenzione, e che le istituzioni preposte siano coraggiose nella promozione e sempre maggiore cura delle stesse.
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