<strong>Si è conclusa questa notte alle ore 04:30 circa la drammatica avventura di un velista solitario italiano nell’oceano atlantico, quando questi è stato tratto in salvo dalla sua imbarcazione in procinto di affondare.
Il velista si trovava a bordo dell’unità a vela denominata “Tarabaralla”, partita dalle Canarie alla volta della Martinica francese, per la traversata oceanica solitaria.
Nel tardo pomeriggio di ieri, 5 febbraio, la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha ricevuto notizia dai famigliari e da un amico del velista, che questi si trovava in pericolo a bordo della propria imbarcazione in balia del mare, in pieno Oceano Atlantico, a circa 1000 miglia ad est delle Antille francesi, le coste più vicine, con l’unità disalberata dall’imperversare del mare e priva di propulsione.
La Centrale Operativa della Guardia Costiera ha avviato, così, le operazioni di soccorso da Roma, dapprima con un messaggio circolare via satellite con cui ha allertato tutte le possibili unità in transito in quel punto dell’Oceano Atlantico e, nel contempo, attraverso i propri sistemi satellitari di monitoraggio, mediante i quali ha potuto individuare le unità più prossime al “Tarabaralla”, reperendone i contatti e passando tutte le preziose informazioni all’autorità marittima della Martinica che ha successivamente coordinato il soccorso all’imbarcazione.
L’autorità martinicana ha potuto così dirottare sul punto una delle unità segnalatele dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma, il trialbero olandese “OOSTERSCHELDE”, una nave scuola-museo di inizio secolo dello stato olandese, che, dopo diverse ore di impervia navigazione, è riuscito a raggiungere l’unità “TARABARALLA”, affondata subito dopo, riuscendo a salvare il malcapitato velista. L’unità olandese con a bordo il velista italiano è ora diretta verso Martinique.
Nel tardo pomeriggio di ieri, 5 febbraio, la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha ricevuto notizia dai famigliari e da un amico del velista, che questi si trovava in pericolo a bordo della propria imbarcazione in balia del mare, in pieno Oceano Atlantico, a circa 1000 miglia ad est delle Antille francesi, le coste più vicine, con l’unità disalberata dall’imperversare del mare e priva di propulsione.
La Centrale Operativa della Guardia Costiera ha avviato, così, le operazioni di soccorso da Roma, dapprima con un messaggio circolare via satellite con cui ha allertato tutte le possibili unità in transito in quel punto dell’Oceano Atlantico e, nel contempo, attraverso i propri sistemi satellitari di monitoraggio, mediante i quali ha potuto individuare le unità più prossime al “Tarabaralla”, reperendone i contatti e passando tutte le preziose informazioni all’autorità marittima della Martinica che ha successivamente coordinato il soccorso all’imbarcazione.
L’autorità martinicana ha potuto così dirottare sul punto una delle unità segnalatele dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma, il trialbero olandese “OOSTERSCHELDE”, una nave scuola-museo di inizio secolo dello stato olandese, che, dopo diverse ore di impervia navigazione, è riuscito a raggiungere l’unità “TARABARALLA”, affondata subito dopo, riuscendo a salvare il malcapitato velista. L’unità olandese con a bordo il velista italiano è ora diretta verso Martinique.
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