Soccorsi 280 migranti dalla Guardia costiera, sette le vittime per ipotermia

Soccorsi dalla Guardia Costiera congiuntamente a una motovedetta della Guardia di Finanza e l’unità ONG Aita Mari. Operazione difficile per le condizioni meteomarine. Sette migranti sono morti per il freddo

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Questa notte due motovedette della Guardia Costiera sono intervenute per trarre in salvo 280 migranti presenti a bordo di un barcone di 20 metri, a circa 20 miglia a sud dell’isola di Lampedusa, in area di responsabilità SAR italiana.

L’evento era iniziato diverse ore prima in acque territoriali tunisine. Le autorità tunisine avevano da subito coordinato le operazioni inviando in soccorso del barcone alla deriva una nave, che nelle successive attività di ricerca non individuava l’unità in difficoltà.

Nelle ore seguenti il barcone, che verosimilmente aveva ripreso la navigazione verso nord, veniva individuato in prossimità delle acque di responsabilità italiane per la ricerca e soccorso da un velivolo Frontex, inviato in area per le operazioni di ricerca.

L’unità veniva quindi raggiunta, in acque SAR italiane, da due motovedette della Guardia Costiera partite da Lampedusa.

Presenti in area una motovedetta della Guardia di Finanza e l’unità ONG Aita Mari che hanno garantito una cornice di sicurezza alle attività di soccorso.

Durante le operazioni, rese particolarmente complesse a causa delle difficili condizioni meteomarine, sono stati trovati senza vita a bordo del barcone tre migranti. Altri quattro migranti, apparsi già in condizioni disperate ai medici del CISOM presenti a bordo delle unità della Guardia Costiera, sono morti prima di arrivare sull’isola.

Dai primi accertamenti eseguiti, la causa della morte dei 7 migranti è verosimilmente dovuta ad ipotermia.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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