Sma, blitz della Finanza nei centri di depurazione

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Sma, blitz della Finanza nei centri di depurazione

In questi giorni la Procura di Napoli ha spostato i propri riflettori su conti e passaggi amministrativi della Sma, nel tentativo di fare chiarezza su spese e rendicontazione. Non solo questione contabile però, infatti, sembra di capire, che ci sono rilievi che hanno a che fare anche con la sfera penale. Si parte dall’accusa di peculato, che è stata mossa ai titolari di quattro carte di credito “aziendali” in quanto hanno attinto dalle casse aziendali soldi per spese che nulla hanno a che vedere con la mission della Sma. Da qui, poi, è stata presa anche la decisione di spedire la Finanza in alcune “basi” tra Gragnano e Castellammare, come centri di depurazione delle acque, in cerca di documentazione per far chiarezza sulla vicenda. Chiaro il ragionamento investigativo: se ci sono state delle spese a colpi di carta di credito, ci devono essere dei riscontri fiscali. Insomma la caccia è aperta ad eventuali note giustificative delle spese effettuate dai quattro dirigenti finiti sotto accusa.

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