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Sarri a SKY: “Ciclo finito? Lo deciderà il club. ADL mi ha permesso di allenare il Napoli”

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“L’applauso al termine della partita dimostra la grandezza di questo popolo”

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare la partita, pareggiata contro il Torino,  che probabilmente consegna lo scudetto nelle mani della Juventus dopo un annata fantastica della squadra azzurra.

Ecco le sue dichiarazioni:
“Nell’applauso finale c’è la grandezza di questo popolo, penso che nessun giocatore e nessun allenatore possa volere qualcosa più di questo. Un pubblico stupendo con 50 mila spettatori a campionato praticamente finito, e per una partita che aveva poco da dire a livello di classifica, che ti fanno festa nella settimana in cui hai perso le speranze e questo la dice tutta su questo popolo. C’è il grande dispiacere di non aver fatto felice un pubblico così straordinario e bisogna anche essere lucidi poi nell’analisi e nelle valutazioni. Il Napoli sotto certi punti di vista non è attrezzato per competere contro la Juventus e quindi se partiamo da questi presupposti, il Napoli ha fatto un campionato di livello straordinario. Abbiamo fatto anche un campionato sfortunato perchè nel giro di quattro minuti di partita siamo passati dall’andare sopra la Juventus in classifica ad essere sotto di quattro punti: tutto tra il 43esimo della partita della Juventus e il quinto della nostra; un pizzico di sfortuna negli infortuni perchè il doppio infortunio di Milik e il doppio infortunio di Ghoulam per rose ristrette come le nostre sono mazzate abbastanza difficili da contenere a livello di danno. Un pò di circostanze più fortunate ci potevano rendere un pizzico più competitivi, però se devo essere lucido e partire da una basa che, purtroppo per noi, è reale bisogna essere contenti di quello che ha fatto questa squadra. Futuro? Dobbiamo fare due grandi partite, non dobbiamo considerare il nostro campionato finito, dobbiamo fare il record di punti della storia del Napoli, dobbiamo cercare di infrangere la barriera dei 90 punti. Sono due partite alle quale io terrò tantissimo e farò due settimane in cui mi arrabbierò tantissimo e poi avremo dieci giorni per valutare la situazione. C’è un contratto in essere che prevede una clausola di 8 milioni ma c’è una buonuscita con il Napoli che, purtroppo per me, è molto molto inferiore. Le parole di De Laurentiis? Era una riflessione ad alta voce, il presidente è la persona che mi ha fatto allenare il Napoli, che è la mia squadra del cuore da bambino, una soddisfazione che hanno avuto pochissimi nella vita e mi ha fatto vivere quello che abbiamo vissuto oggi, delle esperienze straordinarie. Se lui fosse contento e io son contento, io so di aver dato tutto e se non è contento mi dispiace però gli lascio il peso che hanno. De Laurentiis ogni tanto ha queste esternazioni e vanno prese per quelle che sono e dopo mezz’ora torna come prima. Ciclo finito? Io ho un carattere particolare, a volte mi inferocisco più per queste partite che per quella col Real Madrid che tutti pensano che non dormi per tre giorni. Le partite ce le hai dentro e non è detto che quello che diventa importante per l’opinione pubblica lo diventi per me o viceversa. Se il ciclo è finito lo decide la società, se non può tenere sei o sette di questi calciatori è chiaro che il ciclo è finito. Ho un gruppo di calciatori con la cultura del lavoro che sono disposti a crescere e sicuramente senza quei due infortuni pesanti qualcosina in più potevamo fare, avendo anche la possibilità di far riposare qualcuno”. 


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