Napoli, nella giunta interventi degli assessori Gaeta, Daniele e D’Ambrosio

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Prosegue l’approfondimento del contributo della Giunta all’attuazione del programma con gli interventi degli assessori Gaeta, Daniele e D’Ambrosio

L’assesora Gaeta ha svolto il suo intervento approfondendo i diversi ambiti della propria delega ma partendo dal comune aspetto delle difficoltà causate da una carenza di risorse legata ai tagli nei trasferimenti che hanno determinato la necessità di operare ottimizzando ed efficentando al massimo le disponibilità. La programmazione sociale in questa situazione di forte crisi ha visto l’avvio di una profonda riflessione sul modello di welfare cittadino guardando ai bisogni sociali. Il Piano sociale di Zona ha così rinsaldato scelte già effettuate e sperimentato soluzioni innvovative. Con le Municipalità sono stati avviati incontri mensili per verificare insieme le necessità del territorio, centrando sempre più le azioni sull’individualizzazione degli interventi. Nell’ambito della globalizzazione dei diritti, Napoli ha dimostrato di essere città inclusiva e in questo ambito si rafforzeranno le politiche per contrastare le disuguaglianze e la povertà. Sono state messe a sistema le misure per il sostegno al reddito e all’accompagnamento, e intensificato il lavoro per ottimizzare misure nazionali come il Rei e il sostegno ai progetti finalizzati alle politiche di integrazione e cittadinanza dei migranti, soprattutto ragazzi, giovani e bambini, interventi che riguarderanno anche tutte le popolazioni rom presenti sul territorio cittadino.

Per quanto riguarda l’infanzia e l’adolescenza, sono stati messi in campo interventi strutturando prassi metodologiche e sistemi operativi che possano rispondere alla funzione di tutela e di prevenzione. Sul tema del disagio degli adolescenti stiamo dialogando con altri soggetti e con la scuola per dare efficacia a quanto viene messo in campo. Sono stati potenziati i servizi socio-educativi, dando risposte ai diversi territori con i trentacinque centri polifunzionali rivolti ad oltre mille minori, disposti in modo commisurato alle istanze registrate sul territorio. Servizi iniziati mai interrotti, grande rilievo all’aspetto della prevenzione anche attraverso la creazione di eventi sul territorio e l’apertura degli spazi alle associazioni dei territori. Per il sostegno all’immigrazione, messe in funzione diverse strutture che funzionano da luoghi per accogliere nell’ambito del sistema Sprar piccoli numeri di persone che vengono accolte e possono costruire percorsi di inclusione. Ancora, adesione al progetto “Fuori tratta” insieme ad organizzazioni del terzo settore per presa in carico delle vittime della tratta, poi potenziamento dei percorsi  di prima e seconda assistenza, poi partner di progetti di più ampio respiro anche a livello europeo. Per l’emarginazione degli adulti confermati i percorsi inaugurati negli anni scorsi con le unità di strada e i centri di prima accoglienza, mentre è in fase di realizzazione la comunità di transito per arrivare ad inserimento in piccoli appartenenti per sperimentare una piena autonomia. In tema di sanità e tutela animali, infine, aumenta l’attenzione alla tutela della salute dei cittadini con istanze portate all’attenzione delle istituzioni preposte, un lavoro che riguarda anche la prevenzione con iniziative fatte insieme agli assessorati a scuola e sport. Per la prima volta, invece, la tutela degli animali viene vista in un’ottica di welfare perché gli animali sono molto utili a chi vive nel disagio.

L’assessore alla Cultura e al Turismo Daniele ha iniziato dedicando il bilancio delle attività del suo assessorato a Gerardo Marotta a distanza di un anno dalla scomparsa, definendolo un grande napoletano e un grande europeo. La forza turistica di Napoli è stata la sua cultura, ha detto Daniele, e i dati del 2016, riferiti ai turisti stranieri, dimostrano un aumento delle presenze in Italia e ancora di più a Napoli, con un dato nazionale del cinque per cento e per Napoli del quarantanove per cento. Ancora più sei per cento i pernottamenti in Italia, più 33 quelli a Napoli, con una spesa tracciabile in Italia che ha segnato più 13 e a Napoli più 35. Nel 2017 i dati sono stati ulteriormente stracciati, e questo dice che Napoli è attualmente una delle più grandi e prestigiose imprese culturali condotte in Europa. Abbiamo parlato un altro linguggio che ha attratto l’attenzione di tanti e da ogni parte d’Europa. C’è una tesi maliziosa che dice che questi dati si spiegherebbero con le tensioni geopolitiche che hanno interessato altre mete e che hanno portato qui i flussi turistici, ma questo, ha detto l’assessore, è un cattivo sillogismo, perché vi erano tante altre mete possibili, mentre chi sceglie Napoli vuole proprio venire a Napoli. Le iniziative culturali realizzate riguardano Forcella con la casa della canzone napoletana, per la quale si prospettava il trasferimento a Milano e che invece è ora attiva e vivace nella nostra città, lo sviluppo del museo civico del Maschio Angioino, il Pan che ha raggiunto gli oltre 100mila visitatori. Si conta su un ulteriore incremento delle risorse della tassa di soggiorno ed è stata sollecitata l’imprenditoria privata a sostenere la rinascita culturale in corso nella città. Daniele ha concluso ricordando il sostegno del Comune al cinema e, in campo teatrale, il conseguimento del titolo di teatro nazionale del nostro stabile. Occorre però contrastare il rischio della gentrificazione del centro storico, un rischio che aumenta a seguito di normative europee di impronta neoliberista, mentre va garantito il rispetto dei diritti del lavoro dei giovani. Per contrastare “le due città” il lavoro fatto mostra la cultura come principale strumento di costruzione di comunità.

L’assessora al Verde Maria D’Ambrosio, titolare della delega da sette mesi, ha esordito ricordando le difficoltà iniziali incontrate nei rapporti con i territori, ed ha rimarcato il coinvolgimento in emergenze continue e quotidiane riguardanti soprattutto i parchi nel periodo estivo; tredici sono quelli gestiti dal servizio centrale, con un numero esiguo di personale, problema che si acuirà nei prossimi mesi per i pensionamenti (130 giardinieri e 81 sorveglianti, con età media molto alta e con il 10% di inabilità al lavoro).  L’assessora ha quindi elencato la riapertura di alcuni parchi, a seguito di lavori di messa in sicurezza e all’intervento di Napoli Servizi, come il parco Viviani, mentre sono in corso lavori al parco della Marinella.

Sul parco Mascagna, i lavori stanno proseguendo, così come le verifiche ulteriori sulle alberature, ai fini della sua messa in sicurezza. Tasto dolente quello dei parchi delle periferie, che potrebbero invece diventare luoghi di aggregazione per i giovani; il lavoro sull’orto sociale di Ponticelli, per il quale va rinnovata la convenzione, prevede un suo ampliamento; con il progetto presentato per il bando di servizio civile si interverrà per la valorizzazione di aree verdi. L’assessora ha concluso richiamando i progetti in corso sulle energie compatibili.

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