Napoli, in Commissione Welfare il bando sui voucher per gli asili nido

Nella giornata di oggi la Commissione Welfare ha effettuato un primo approfondimento sui voucher per...

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Nella giornata di oggi la Commissione Welfare ha effettuato un primo approfondimento sui voucher per gli asili nido

La Commissione Welfare, presieduta da Maria Caniglia, ha incontrato oggi l’assessora all’Istruzione Annamaria Palmieri per un primo approfondimento sull’avviso pubblico che istituisce voucher di servizio per nidi e micro-nidi cittadini accreditati.

 Si tratta, come ha illustrato in avvio di seduta l’assessora Palmieri, di un avviso pubblico che stanzia circa 9 milioni di euro a valere in parte sul Programma Operativo Regionale Campania – Fondo Sociale Europeo 2014-2020 e in parte su una somma residuale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013.

E’ una misura che rientra nelle azioni volte all’implementazione dell’uso dei buoni servizio nell’ambito degli interventi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne e degli uomini e, ha spiegato l’assessora, sarà la Regione a definire la programmazione e la gestione dei fondi, che non sono destinati ai Comuni ma verranno direttamente erogati, tramite i voucher, alle strutture accreditate che ne faranno richiesta.

Il primo passo da fare consisterà, quindi, nell’individuazione delle strutture che hanno i requisiti per partecipare al bando: è infatti necessario che i nidi, le ludoteche o gli altri centri interessati debbano non solo essere autorizzati dal Comune, ma devono anche essere accreditati, solo così potranno procedere alla stipula della convenzione ed avere diritto al rimborso tramite voucher della quota per singolo alunno, che può andare da un minimo di 366 euro ad un massimo di 732 euro mensili, in base alle ore di frequenza.

Si chiederà, quindi, alle strutture accreditate di comunicare il numero di posti disponibili da finanziare attraverso i voucher e, contestualmente, si procederà a pubblicare un avviso per gli utenti per realizzare le graduatorie in base ai criteri definiti (ad esempio l’Isee, l’area di provenienza ecc..). Con questo doppio elenco – quello delle strutture accreditate che hanno offerto posti e quello degli utenti aventi diritto – si procederà, a livello regionale, a stipulare le convenzioni.

L’avviso, ha concluso l’assessora, ha l’indubbio vantaggio di rappresentare un incentivo a chiedere l’accreditamento da parte delle strutture che hanno solo l’autorizzazione, restano tuttavia alcuni punti che devono essere ulteriormente approfonditi: il primo è quello dell’ambito territoriale di riferimento, non è chiaro, infatti, se si debba considerare un unico ambito territoriale corrispondente a tutta la città, o altrimenti considerare come ambiti territoriali le dieci Municipalità. È importante chiarire questo aspetto anche per affrontare al meglio la gestione delle pratiche e del controllo dei flussi di spesa, che nel caso di una frammentazione a livello territoriale potrebbe essere più complesso. A breve l’assessora incontrerà i rappresentanti delle Municipalità per ascoltare le loro esigenze sul tema e – ha concluso la presidentessa Caniglia – verrà subito dopo convocata una riunione anche con i servizi per chiarire tutti gli aspetti tecnici dell’avviso pubblico.

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