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Castellammare di Stabia

Lezioni di Felicità tra i banchi di scuola: gran successo per l’ innovativo progetto

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L’arte della Felicità come materia di studio: la dottoressa Giudetti insegna la Felicità nelle scuole

Roma – Nella capitale è nato un nuovo importante progetto per le scuole, rivolto agli studenti di ogni ordine e grado: è l’arte della felicità, racchiuso nel programma “Lezioni di Felicità, sviluppo del Benessere della persona”, patrocinato dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Il progetto è stato ideato, elaborato e sviluppato dalla dott.ssa Regina Giudetti, Psicoterapeuta romana.

L’inizio. Si è partiti da Roma, dalle scuole di Castelverde (e in Italia per la prima volta), dove le Lezioni di Felicità diventano una materia di studio, sicché gli alunni, accanto alle classiche materie scolastiche (matematica, italiano, storia…), hanno appreso anche come essere felici.

Regina Giudetti, psicologa e insegnante di felicità
Regina Giudetti, psicologa e insegnante di felicità

Salutato con entusiasmo dalla comunità scolastica, il progetto della dott.ssa Giudetti (nella foto) ha trovato accoglimento non solo nella scuola secondaria dell’I.C.Castelverde ma anche presso l’Istituto Amaldi dove i giovani liceali, a partire dallo scorso febbraio, hanno seguito con regolarità le lezioni di felicità, il tutto a titolo esclusivamente gratuito in una logica di solidarietà e accoglienza sociale.

All’ultima lezione di felicità impartita ad aprile, seguirà una conferenza con cui si concluderà il programma di quest’anno sulla felicità.

 Il programma  si articola in lezioni circolari e tecniche di brainstorming: i coach insegnano principi di base per aiutare i ragazzi a conoscere e riconoscere il proprio potenziale, come impegnarsi in attività che soddisfano, bloccare le preoccupazioni, sviluppare un pensiero positivo, essere orientati sul presente; forniscono inoltre strumenti di riflessione pratici ed efficaci per scoprire ed utilizzare al meglio le proprie risorse per il presente ed il futuro.

Il focus è sulla persona, sull’incremento delle proprie competenze in ordine all’educazione affettiva, al rispetto delle diversità e allo sviluppo delle pari opportunità, al fine di migliorare il rendimento scolastico, l’ambiente di vita e le relazioni sociali.

Obiettivo ultimo è la crescita educativa, culturale ed emotiva dell’individuo, affinché tutti abbiano le stesse possibilità di realizzarsi sviluppando autostimafiducia in se stessi e nelle proprie capacità di crescita e di recupero: “l’autostima è una sorta di nucleo prezioso del nostro essere, che si nutre di fiducia nel nostro Diritto al Successo, alla Felicità, all’autoaffermazione dei nostri desideri”.

S

ono previsti anche dei momenti di confronto con le classi sui temi del bullimo, disturbi del comportamento alimentare, dipendenze da videogames, alcool e droghe, ecc…

Verifica e Analisi dei risultati. Al termine delle lezioni sarà redatta una relazione sul lavoro svolto e sui risultati conseguiti, confrontando gli stessi con le aspettative del progetto.

I riscontri.

Dirigente Scolastico Liceo Amaldi Fabio Cannatà
Dirigente Scolastico Liceo Amaldi Fabio Cannatà

Il Dirigente Scolastico dell’Istituto E. Amaldi di Castelverde, Fabio Cannatà,  esprime un proprio giudizio sul corso “Lezioni di Felicità”.

 “Il progetto mi pare veramente adeguato ad aiutare i ragazzi nello sforzo di esprimere quanto di latente si agita nella loro sensibilità e nel tentativo di esplorare la loro dimensione emotiva”.

E’ stato utile ai suoi studenti?

È stato molto utile ai nostri studenti che hanno dimostrato un coinvolgimento e una partecipazione notevoli”.

Lo consiglierebbe in altri istituti?

Credo che un’attività di questo tipo possa affiancare utilmente gli studenti nel percorso scolastico, pertanto lo consiglierei anche ad altri istituti”.

Cos’è per lei la felicità?

Riuscire a condividere l’esperienza del bello che la nostra vita ci dona”.

Lo staff di ViVicentro ha seguito l’ultima Lezione di Felicità spiegata dalla dott.ssa Giudetti al Liceo E. Amaldi, presso la sede di Castelverde di Roma. Abbiamo raccolto testimonianze di docenti ed alunni su questo progetto che trova attuazione per la prima volta in Italia.

I ragazzi erano molto entusiasti, seguivano con particolare interesse la lezione e ci hanno raccontato che sono stati molto coinvolti dal progetto che hanno definito “divertente” ed “utile”: “È  servito a comprendere meglio la gestione dei rapporti interpersonali. È un progetto educativo, una cosa nuova, interessante, che aiuta noi ragazzi ad esporci meglio  con la gente”.

Una studentessa del secondo anno ha ritenuto molto efficaci le lezioni che, supportate anche da alcune dispense, sono risultate molto esplicative. L’ultimo argomento sull’autostima è stato scelto dai ragazzi stessi. “È  servito a capire meglio come comprendersi, a essere se stessi, ad apprezzare meglio i rapporti e gli amici… e i risultati non sono tardati ad arrivare, per noi e per gli altri”, afferma uno studente.

Anche la Professoressa Di Curzio Teresa, insegnante di inglese, è rimasta molto soddisfatta dai risultati di queste “lezioni speciali”. Ci racconta di alunni che normalmente sono molto timidi,  poco inclini ad esporre il proprio pensiero: dopo questo percorso, in cui li ha visti molto interessati e motivati, esprimono con serenità le proprie idee ed opinioni. Un cambiamento in positivo, sicuramente inaspettato.

 “La nuova frontiera nello sviluppo della Salute psicofisica è sviluppare una cultura e una organizzazione di vita che consenta di dare peso alle cose importanti per la nostra Felicità a partire da relazioni di qualità intrise di vitalità, condivisione, partecipazione e affetto”. In questo credono gli ideatori del progetto e questa iniziativa conferma la necessità di aiutare i giovani a nutrire la positività della vita.

Ciò che colpisce particolarmente la dott.ssa Giudetti è che la maggior parte degli adolescenti non ha sogni. “Non hanno mai sentito parlare di felicità, desideri, sogni. Da cosa dipende?  Non c’è proprio l’educazione ai sogni che rendono felici!”.

Il problema parte prima dalla famiglia che dalla società, -ci spiega-  la società rispecchia poi la famiglia. È pur vero che gli adolescenti danno un peso all’amicizia ed altri valori, ma hanno una concezione distolta. Sono pochi quelli che sognano e, nella maggior parte dei casi, è più un voler emulare. Chi ha la passione può realizzare i propri sogni perché ha la voglia, il desiderio… ma è raro trovare questa passione nei ragazzi di oggi”.

A cosa è servito questo corso?

Intanto a far vedere il lato positivo degli esseri umani, della relazione, dell’altro, ma puntando sul fatto che siamo noi a determinare, cioè che noi abbiamo la nostra responsabilità nell’agire ma anche nel determinare come l’altro si pone nei nostri confronti. Non può sempre essere l’altro la causa dei nostri umori, dei sentimenti, dei disagi, ecc. L’essere umano deve prendere coscienza di tutto questo e, una volta preso coscienza, può cambiare, può sognare e può quindi realizzare”.

Al termine della lezione, i ragazzi hanno dato dei voti alla dottoressa Giudetti che, a quanto ci risulta, ha superato egregiamente la prova di insegnante di felicità: buona la prima!

di Maria D’Auria

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