La lezione delle donne siriane. STAFFAN DE MISTURA *

STAFFAN DE MISTURA Ecco il messaggio che l’inviato speciale dell’Onu per la Siria ha destinato...

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STAFFAN DE MISTURA

Ecco il messaggio che l’inviato speciale dell’Onu per la Siria ha destinato alle donne siriane in occasione della Festa dell’8 marzo.

As-Salaam-Alaikum, oggi è la giornata internazionale della donna. E se c’è un posto al mondo dove dobbiamo riconoscere e premiare la sofferenza, il coraggio, la resistenza e la determinazione delle donne, è la Siria. Ho incontrato numerose siriane, in Siria come fuori, e ho avuto modo di vedere con i miei occhi come si sono comportate in questi terribili cinque anni di conflitto, quanto enormemente hanno sofferto e la grande dignità che hanno dimostrato.
Ci sono state madri che hanno perso i loro figli, mogli che hanno perso i mariti, sorelle che hanno perso i fratelli. Ci sono donne che cercano i loro cari, arrestati, torturati o rapiti. Hanno combattuto ogni giorno, per avere acqua, cibo e un posto al sicuro e al caldo per i loro bambini. Ogni giorno, nonostante le bombe, i bombardamenti, i combattimenti, hanno cercato di portare i bambini a scuola. Non si arrendono mai. Madri e nonne hanno mandato avanti i focolari, con coraggio e determinazione, nonostante tutto. Per cinque anni hanno rappresentato una lezione per tutti gli uomini e le donne del mondo. Nonostante tutto, si rifiutano di abbandonare la speranza, in realtà sono loro a darci una speranza, dicendo «vogliamo continuare a credere nella Siria multiculturale, in quella meravigliosa Siria che abbiamo amato per migliaia di anni».
Queste donne hanno, e devono avere, il diritto di essere parte del processo politico e del negoziato che noi alle Nazioni Unite vogliamo avviare. Esse sono parte del futuro, del presente e del passato della Siria. Hanno tanto da dire e tanto da insegnarci. Ho istituito un comitato di consiglieri speciale, composto soltanto di donne siriane, che hanno la capacità e la professionalità per consigliare me e, attraverso me, le diverse delegazioni, suggerendo quelle che sono le necessità reali quando parliamo di una nuova governabilità, di una nuova Costituzione e di nuove elezioni, in altre parole, del futuro della Siria.
Questo però non basta. Vogliamo che le delegazioni, sia dell’opposizione sia del governo siriano, includano donne, e che a queste donne sia permesso di esprimersi, che non siano parte del negoziato solo per rappresentanza. Insisteremo su questo punto perché la voce delle donne siriane merita di essere ascoltata. L’abbiamo già sentita e ci ha parlato di coraggio, determinazione, dignità e resistenza.
Oggi che in tutto il mondo viene celebrata la giornata internazionale delle donne le salutiamo e le ringraziamo per il messaggio che mandano a tutti noi. Non arrendersi mai, continuare a cercare di costruire un futuro per i vostri figli: è questo che fanno le donne siriane.

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