L’ Italicum è la riforma elettorale che ridisegna il sistema di voto in Italia, frutto dell’accordo tra Pd e Forza Italia, ma successivamente ‘disconosciutà dal partito guidato da Silvio Berlusconi dopo la rottura del ‘patto del Nazareno’. è stato approvato in via definitiva dalla Camera il 4 maggio del 2015: il voto è avvenuto, su richiesta delle opposizioni, a scrutinio segreto. Hanno votato a favore i partiti della maggioranza di governo mentre le opposizioni hanno scelto l’Aventino, ovvero hanno lasciato l’Aula di Montecitorio al momento del voto. L’Italicum è entrato in vigore ufficialmente lo scorso primo luglio.
Ecco cosa prevede:
SOGLIE DI SBARRAMENTO
E
’ pari al 3% la soglia di sbarramento in ‘ingressò per avere seggi nella futura nuova Camera dei deputati, così ridisegnata sulla base della riforma costituzionale che sarà sottoposta al vaglio dei cittadini con il referendum del 4 dicembre. Entreranno in Parlamento, quindi, solo i partiti che supereranno lo sbarramento del 3%.
PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA LISTA E BALLOTTAGGIO
Viene introdotto il premio di maggioranza di 340 seggi alla lista, e non più alla coalizione, che ottiene il 40% dei voti. Se nessun partito o lista raggiunge quota 40%, si va al ballottaggio, ma sono vietati gli apparentamenti fra liste.
CAPILISTA BLOCCATI
Sono scelti dai partiti, in tutto 100, e ciascun partito può presentare non più di 6-7 candidati per collegio. Il resto dei candidati vengono scelti con le preferenze, con l’alternanza di genere, fino a un massimo di due. è consentita la candidatura multipla per i capilista, ma fino a un massimo di dieci.- COLLEGI: il territorio italiano viene suddiviso in 20 circoscrizioni, a loro volta suddivise in 100 collegi.
VOTO PER POSTA AGLI STUDENTI ERASMUS
E’ consentito il voto per corrispondenza per i cittadini italiani che, per lavoro, studio o cure mediche, si trovino, per un periodo di almeno tre mesi in un Paese estero in cui non sono residenti, quando cadono le elezioni politiche in Italia
NORMA ‘ANTI FLIPPER’
Viene introdotta la cosiddetta norma ‘anti flipper’, che punta a diminuire la causalità nell’attribuzione dei seggi, dopo il calcolo a livello nazionale, con il meccanismo dei quozienti e dei resti, in modo da non penalizzare i partiti piu piccoli.
LE PRINCIPALI PROPOSTE ALTERNATIVE
IL DEMOCRATELLUM: presentata già nel 2014, la proposta di legge elettorale targata 5 Stelle mira a introdurre un sistema proporzionale ‘correttò, con preferenze e – novità – un voto di ‘penalizzazionè per eliminare dalla lista un candidato, il che significa che l’elettore può eliminare un candidato dalla lista cancellandone il nome dall’elenco al momento del voto. Non è previsto alcun premio di maggioranza. Inoltre, la proposta – frutto della consultazione on line acui hanno partecipato 30mila cittadini con più di 200mila votiespressi – prevede che non vi siano coalizioni pre-elettoraliper evitare “alleanze tattiche” prima del voto e consiste in”un sistema che consente a una forza politica che ottengaattorno al 40% dei consensi di avere oltre il 50% dei seggi”.Sono vietate le candidature plurime, mentre lo sbarramento è,in un certo senso, doppio: le circoscrizioni sono a basepluri-provinciale e il territorio italiano è stato diviso in42 circoscrizioni. In 33 circoscrizioni su 42 (che assegnano373 seggi, ossia il 60% del totale) lo sbarramento naturale èsuperiore al 5%; nelle altre 9 circoscrizioni (che assegnano245 seggi, ossia circa il 40% dei seggi della Camera) losbarramento è inferiore al 5%.
IL PROVINCELLUM: è una versione dell’Italicum rielaborata su base provinciale, ovvero resterebbe invariato l’attuale meccanismo di assegnazione dei seggi (premio di maggioranza pari a 340 deputati e ballottaggio se al primo turno nessun partito raggiunge il 40% dei voti), modificandone però il metodo di assegnazione dei seggi e, quindi, di selezione dei futuri parlamentari. I collegi in cui è diviso il territorio passerebbero da 100 a 618 (più le 12 circoscrizioni estere) in modo da dare la possibilità ai cittadini di conoscere meglio i candidati. Inoltre non ci sarebbero più i capilista bloccati: passerebbero i candidati che ottengono il miglior risultato nell’ambito provinciale della circoscrizione.
IL ‘MATTARELLLUM 2.0’ O BERSANELLUM: la proposta è una versione aggiornata e corretta del Mattarellum, ovvero un sistema uninominale a turno unico. Si prevede che 475 deputati siano eletti in collegi uninominali, 12 all’estero con il proporzionale, mentre dei restanti 143 seggi 90 andranno alla lista o coalizione che prende più voti, 30 alla seconda, 23 proporzionalmente ripartiti tra quelle che superino lo sbarramento del 2 per cento con meno di 20 eletti nei collegi uninominali. Si prevede, inoltre, un ‘premio di governabilità’, in base al quale chi vince non potrà superare i 350 seggi mentre il pacchetto di 90 e 30 sarà composto dai ‘migliori perdentì. Quanto al premio, non si parla esplicitamente di coalizione, ma si introduce la formula ‘lista/coalizionè. Infine, vengono aboliti i capilista bloccati.
L’ITALIKOS: è la proposta dei Giovani turchi del Pd, un mix tra l’Italicum e il modello elettorale greco (da qui il nome scelto dai proponenti). La principale novità è che scompare il ballottaggio, ma resta l’impianto di fondo dell’Italicum. Viene introdotto un ‘premio di governabilità’ alla prima lista che superi la soglia del 20% dei voti. In ogni caso, il ‘premio di governabilità’ non potrà superare i 340 seggi, gli stessi che sono già previsti dall’Italicum. Di conseguenza, la proposta sgombra il campo dalla possibilità delle grandi coalizioni, si può governare da soli o al massimo ci si dovrà alleare con un altro partito. Facendo qualche previsione, anche se si tratta di ipotesi in attesa del testo finale della proposta, dal 35% dei voti in poi un partito può governare da solo, ottenendo già la maggioranza assoluta, grazie al premio di governabilità.
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