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ESCLUSIVA – Morris Molinari: Juve Stabia squadra di qualità e con un ottimo tecnico. Sarò per sempre un tifoso delle Vespe

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ESCLUSIVA – Molinari: Juve Stabia squadra di qualità e con un ottimo tecnico. Vi svelo i momenti più emozionanti di quei magici play off..

La nostra redazione ha avuto il piacere di parlare con Morris Molinari, colonna della Juve Stabia che volò in Serie B superando l’Atletico Roma. Il legame tra Molinari ed i colori gialloblù non si è mai interrotto.

1) Morris innanzitutto segui la Lega Pro? La Juve Stabia sembra davvero essere partita col piede giusto. Sì, seguo la lega Pro e soprattutto le Vespe. La squadra è già brillante e sa quello che vuole, merito dell’ottimo lavoro svolto da allenatore e direttore sportivo. Fare una buona partenza è importante, ma non fondamentale, quindi sarà importante tenere i piedi sempre ben saldi a terra.

2) La grande novità rispetto agli anni scorsi sono forse i centrali difensivi più esperti e meno giovani. Tu sei stato il difensore forse più importante della storia gialloblu, conosci Federico Amenta e Santiago Morero? Sì, sono calciatori che conosco bene. Credo che a volte si sottovaluti quel ruolo del difensore centrale; le basi di una squadra partono proprio da lì assieme al portiere, quindi un pizzico di esperienza in più fa sempre bene. Loro sono i giocatori giusti e credo sia stata fatta un’ottima scelta.

3) Nuovo corso del Presidente Manniello è anche la scelta di puntare su allenatori giovani, magari con un pizzico di esperienza in meno dei colleghi, ma con tanto entusiasmo. Pancaro e Savini due stagioni fa, e quest’anno Fontana. Sei d’accordo con questa scelta o pensi che un allenatore con tanti anni di esperienza possa dare qualcosa in più? Chi va sull’esperienza sa di rischiare meno cogliendo subito buoni risultati, come in effetti è stato con Braglia. Ci sono allenatori giovani che possono portare idee nuove andando a stimolare la squadra in modo diverso. Questo può essere positivo, ma allo stesso tempo rischioso. Conosco Fontana e credo che abbia subito un grave torto con la squalifica. Spero possa recuperare al più presto il tempo perso.

4) La nuova riforma della Lega Pro ha profondamente cambiato la struttura dei play off, rendendo gli spareggi un vero campionato a parte. Secondo te le Vespe possono ambire alla promozione diretta o è troppo sperare in un risultato simile? Negli ultimi anni abbiamo visto Frosinone, Carpi e Crotone arrivare in Serie A e siamo rimasti tutti stupiti. Gli unici a non stupirsi forse sono stati proprio loro poichè avevano programmato tutto questo. Certo poi hanno avuto palesi difficoltà nell’affrontare realtà più strutturate ma intanto ci sono arrivati. Questo significa che se si lavora in un certo modo si può ottenere tutto ma bisogna crescere in ogni settore, non solo quello che riguarda il campo. Esaltarsi al punto giusto per le vittorie e deprimersi il giusto per le sconfitte. Ci vuole equilibrio, anche da parte dell’ambiente.

5) Tornando alla tua esperienza alla Juve Stabia, al tuo arrivo ti saresti aspettato la nascita di un rapporto così profondo e duraturo con i tifosi Stabiesi? Arrivai a Castellammare non più giovane. Mi ero promesso che prima di smettere avrei voluto giocare in Campania visto che non lo avevo mai fatto; mi incuriosiva l’ambiente. Avevo altre offerte, ma scelsi subito la Juve Stabia e dal primo giorno capii di aver fatto la scelta giusta.

6) Pochi giorni fa il tuo ex compagno, Giorgio Corona, ci ha confidato che il suo ricordo più toccante del 19/6/11 sono le parole di Manniello “Giorgio sei una bella persona” e la sua risposta “Presidente siamo una bella famiglia”. Tu se pensi a quel giorno ti ritrovi in mente il tuo gol o qualcosa di diverso? Mi torna in mente il momento in cui entrammo nello stadio di Castellammare la sera della vittoria contro l’Atletico Roma; fu incredibile vedere il Menti pieno di tifosi festanti. Ancora, ricordo con emozione la lettera, che Cazzola lesse nello spogliatoio, di un tifoso che ci spiegava la situazione di Fincantieri alla vigilia dei play off e ci spingeva a dare il massimo. Anzi non ho mai avuto modo di ringraziarlo per quella lettera e colgo l’occasione per farlo ora.

7) La forza della tua Juve Stabia probabilmente era il gruppo, amici prima ancora che compagni. Ci sono ragazzi con i quali ti senti ancora e con cui il legame non si è mai interrotto? Certo, mi sento con diversi miei compagni. Alla lunga non è semplice mantenere rapporti vivi a causa delle distanze e degli impegni ma con Facebook diventa tutto un po’ più facile.

8) Guardando in generale alla Lega Pro, il girone C sembra al solito il più equilibrato. In quello A l’Alessandria di tanti ex stabiesi sembra essere nettamente favorita, così come nel B forse il Venezia di Inzaghi la farà da padrona. Sei d’accordo? Sì, è un’analisi corretta. In Alessandria, Venezia, Parma, Foggia e Lecce credo ci sia qualcosa in più rispetto alla media dei gironi. Questo non vuol dire nulla, dovranno sbagliare poco anche loro per vincere

9) Tornando a te, cosa stai facendo ora? Hai progetti professionali in cantiere e se sì in che ruolo ti vedi meglio? Negli ultimi due anni ho lavorato per un paio di squadre di Lega Pro. Ora sto facendo qualcosa per conto mio ed ho iniziato a seguire qualche ragazzo come agente.

10) Un saluto ai tifosi che davvero non hanno smesso di stimarti e che per te provano ancora un affetto smisurato. La passione e l’amore che hanno gli Stabiesi per la propria squadra raramente si trova. Auguro le più belle soddisfazioni, calcistiche e non, a tutta la città di Castellammare. La mia famiglia tiferà sempre Juve Stabia.

R

affaele Izzo

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