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Davide Valsecchi racconta la nuova stagione di Formula Uno

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e parole dell’opinionista di Sky Sport F1 Davide Valsecchi in esclusiva

 

Davide Valsecchi racconta la nuova stagione di Formula Uno

 

Davide Valsecchi, ex pilota e oggi opinionista di Formula Uno per Sky, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo Ametrano. Ecco le sue dichiarazioni:

 

Davide ti manca la Formula Uno?

“Sì…anche perché sono curioso di vedere se ci saranno vetture uguali. Il sogno che ci hanno dato gli organizzatori della Formula Uno è che avrebbero fatto delle vetture, con i nuovi regolamenti, dove tutti sarebbero stati più o meno vicini. Mi hanno lasciato questo desiderio, secondo me comunque poco probabile, però una piccola speranza gliela lascio: immaginare Leclerc che se la gioca con Russell, con Verstappen e con i vecchi volponi tipo Hamilton o Vettel sarebbe fantastico”.

 

Come analizzi la lotta appena conclusa tra Hamilton e Verstappen?  Valutando che parliamo di un mondiale che meritavano entrambi.

“Partendo da questa base… sappiamo Hamilton che tipo di pilota è. Lo ha palesemente dimostrato nell’ultima parte di stagione dove ha guidato in un modo fantastico. Detto questo, non possiamo dire che Verstappen non sia un degno campione del mondo. Negli ultimi anni aveva sempre vinto la Mercedes; quando non trionfava Hamilton ha vinto il compagno di squadra, perciò Verstappen, che è stato il primo a dargli fastidio e vincere il titolo, ha fatto un capolavoro ed è stato eccezionale. Lo vedi nelle statistiche: prima dicevamo che gli mancasse qualcosa perché non era campione del mondo, ora che lo è diventato possiamo dire che non gli manca più niente. Poi, che sia simpatico o no, è un altro discorso che non c’entra con la bravura. Nelle sue stagioni ha licenziato: Kvyat, Ricciardo, Gasly, Albon… quindi, chiunque gli è passato di fianco, alla fine ha dovuto salutare”.

 

Che ci dici invece sulle scelte di Masi che hanno portato poi a quell’ultimo giro di Abu Dhabi?

“Dipende da chi tifava. Conosceva il fatto che Verstappen avesse gomme nuove e tifava per la ripartenza della gara. A Hamilton gli è girata particolarmente sporca: da campione del mondo, dopo una gara spaziale, a sei giri dal termine è nato l’incidente. Quando c’è l’inconveniente chi va più in difficoltà è sempre il leader. Purtroppo quando era il momento di scegliere se fermare o meno Hamilton, il team ha pensato che la gara non sarebbe ripartita e poi è andata come è andata. Quando però dicono gli hanno rubato un campionato, non so, faccio troppa fatica a pensare che a un campione del mondo gli rubino il titolo”.

 

Parlando della stagione 2022, cosa ti aspetti dalla Ferrari?

“Da quando lavoro per Sky parlando di Formula Uno, la Ferrari ha lottato per il mondiale un solo anno con Sebastian Vettel. Non vince un titolo dal 2007 con Raikkonen… sono tanti anni, così come gli anni che ci delude, gli ultimi due particolarmente. Spero che questa stagione, dato che sono partiti nettamente in anticipo, sia il loro anno. Ci credono tantissimo e anche gli avversi hanno riconosciuto che la Rossa si è mossa molto in anticipo: vedendo che la macchina non andava e non potevano recuperare hanno pensato di puntare tutto verso la stagione 2022”.

 

Possiamo definire dunque quest’anno come la prova del nove?

“Se si perde anche questa è dura. La 2022 non è la prova del nove, ma la prova definitiva per la Ferrari. Se fossi in loro sarei gasatissimo perché sentirei di avere nelle mani un progetto importante, ma allo stesso tempo sarei molto preoccupato perché se sbagliassimo andrei a casa. Se non vanno bene quest’anno rischiano tutti, piloti compresi perché se sbagli la macchina a Leclerc, che aspetta da tre anni, prova poi a trattenerlo”.

 

Grande aspettative per Russell che guiderà la Mercedes, come lo vedi?

“Ho avuto la sensazione che Hamilton ultimamente fosse sempre un campionissimo, ma in un momento di calo. Non ha corso bene nella prima parte di stagione, però quello visto nella parte finale è evidente. Quindi: se fanno una macchina che permette di vincere il mondiale avremo un Hamilton incredibile e Russell dovrà accontentarsi. Perciò vi dico: molto dipenderà dalla vettura, con una normale Russell sarà davanti a Hamilton, viceversa se sarà una macchina mondiale”. 

 

 Siamo dunque pronti per ricominciare?

“Siamo carichissimi e attenzione! Non sottovalutiamo come talenti Russell. Ho sempre considerato speciale Leclerc, il primo vero pilota a mettere in difficoltà Hamilton per lo stile di guida, ma occhio anche a Norris che molti del paddock lo ritengono speciale. Quindi facciamo attenzione anche al nuovo pilota Mercedes, che può tranquillamente essere un prossimo campione del mondo. Per giustizia sportiva, dopo Verstappen, toccherebbe a Leclerc vincere ma Norris e Russell arrivano”.

 

Come ogni anno Carlo Ametrano organizza, il 30 aprile, il Senna Day per ricordare il grande pilota brasiliano. Ti invitiamo all’evento che si terrà a Imola. Ci sarai?

“Perfetto grazie mille dell’invito, non mancherò”.

 

Se vuoi ascoltare l’intervista a Davide Valsecchi clicca sul link che segue: http://chirb.it/bNr56G

 


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