Musei e Ospedali per ArteTerapia: “Cur’Arti” della Dott.ssa Barrella

Il progetto Cur’Arti, firmato dalla Dott.ssa  Barrella, mira a una sinergia tra Ospedali e Musei,...

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Il progetto Cur’Arti, firmato dalla Dott.ssa  Barrella, mira a una sinergia tra Ospedali e Musei, per offrire ai pazienti affetti da patologie croniche di fare “esperienza del Bello”.

 Musei e Ospedali per ArteTerapia: “Cur’Arti” della Dott.ssa Barrella

NAPOLI- Prenderà vita in Campania, il progetto Cur’Arti, ideato e pianificato dalla Dott.ssa Francesca Barrella, pensato per le persone affette da patologie croniche, per le quali non bastano i farmaci, ma serve anche una cura per l’ anima.
Francesca Barrella, medico internista responsabile dell’Angiologia del Centro cardioangiologico Medicor di Pozzuoli e presidente dell’associazione Il Ventre di Parthenope ha dichiarato a Il Mattino : «Il Progetto Cur’Arti si propone di creare una rete tra istituti sanitari e luoghi di cultura (musei, teatri, biblioteche, fondazioni lirico-sinfoniche e altri) disponibili all’accoglienza di pazienti affetti da patologie croniche al fine di avviarne le sofferenze. Cur’Arti è promosso nell’ambito del Progetto di riabilitazione e prevenzione del disagio giovanile Seme di Luce anche questo ideato da me».
Al progetto hanno aderito il Comune di Napoli, il Polo museale campano nel Palazzo Reale di Napoli, il Museo archeologico dell’antica Capua, Anfiteatro e Mitreo e Scuola Comix Napoli e l’azienda ospedaliera dei Colli. Importanti sono le collaborazioni da parte del manager Maurizio Di Mauro, Sergio Ferraro, primario della Cardiologia del Cto e Nicola Caracciolo, governatore Pio Monte della Misericordia e Silvana Figlioli, psicocriminologa della riabilitazione.
La prima sperimentazione di sinergia tra Musei e Ospedali è avvenuta in Canada, nel 2018, quando fu stipulato un accordo tra il Montreal Museum of Fine Arts e l’Associazione di medici francofoni del Canada, guidata dalla vicepresidente Hélène Boyer . La Boyer, medico, ricorda come «il semplice gesto di uscire di casa e concentrarsi su qualcosa di diverso rispetto alla propria malattia lenisce il dolore e la disabilità».
Sulla base di questo principio si fonda il trattamento di arteterapia da praticare visitando mostre e musei che sarà reso prescrivibile a pazienti sofferenti di patologie croniche, affetti da disturbi dell’alimentazione, disturbi psichici, sindromi ansiose-depressive ma anche nel trattamento di patologie organiche non solo neurologiche, come l’ipertensione arteriosa, e nella riabilitazione delle sindromi post-traumatiche oncologiche o neurodegenerative.
E’ sempre più evidente, man mano che la ricerca avanza, che oltre al miglioramento delle procedure di trattamenti farmacologici, è necessaria anche la cura dello “stile di vita” nel suo complesso: per questo motivo si è compreso che è importante favorire esperienze che permettano alla persona di avere occasione di fare “esperienza di Bellezza” che equivale a “Benessere”.

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