Una cravatta per rinascere, le detenute di Pozzuoli per E.Marinella

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Le donne del carcere penitenziario di Pozzuoli a lavoro da E.Marinella per il loro reinserimento nella società.

Il ministero della Giustizia e l’azienda “E.Marinella” nota in tutto il mondo, insieme al progetto sartoria artigianale nella Casa Circondariale femminile di Pozzuoli ha creato una sartoria artigianale curato dalle donne in carcere per il confezionamento di cravatte sia per la Polizia Penitenziaria che per i cadeaux istituzionali. Questo progetto nasce per valorizzare il lavoro svolto dalle detenute  e per favorire il loro reinserimento nella società. Come spiega Metropolis: “questo lo scopo del progetto che ha portato alla creazione del laboratorio di sartoria artigianale all’interno della casa circondariale. ‘E. Marinella’ ha accolto l’invito del ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – a sostenere il progetto fornendo mobilio e macchinari per la realizzazione del laboratorio tessile all’interno della Casa Circondariale e ha messo a disposizione anche l’esperienza delle maestre artigiane che hanno periodicamente incontrato le detenute per permettere loro di svolgere un’ attività formativa-lavorativa. Il risultato del lavoro sarà presentato domani alle 15, nell’istituto penitenziario di Pozzuoli, alla presenza del ministro della Giustizia Andrea Orlando, del Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo e del cavaliere Maurizio Marinella”.  Lo stesso Maurizio Marinella spiegaSiamo orgogliosi  di essere pionieri, assieme al ministro della Giustizia, della sperimentazione di un modello innovativo di formazione artigianale e reinserimento sociale alla cui visione ho subito aderito, grazie al presidente Santi Consolo e al DAP. Stiamo lavorando da mesi con entusiasmo e senso civico. Inoltre – aggiunge – sono onorato di poter contribuire con il nostro design alla realizzazione delle cravatte istituzionali destinate alla Polizia Penitenziaria“.

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