De Angelis: “Per passare dal 4-3-3 al 3-4-1-2 ci vuole tempo”

Gianluca De Angelis, ex attaccante della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione "Juve Stabia Live Talk Show"

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Gianluca De Angelis, ex attaccante Juve Stabia e allenatore della Scuola Calco 10eLode, è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì dalle ore 21:00 sul canale 94 ddt e sui canali social ViViCentro.

Le dichiarazioni di Gianluca De Angelis sul momento della Juve Stabia sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

De Angelis, ospite della quindicesima puntata di questa stagione di Juve Stabia Live Talk Show, a cui sono arrivati molti messaggi di stima come bomber, per aver segnato 16 goal nella stagione 2009/2010, vige di una carriera calcistica importante. De Angelis dichiara: “Per il match di ieri, dal mio punto di vista il giallo era anche troppo. L’atteggiamento di Caldore era di colpire la palla, non c’è stato nulla di volontario. Il giocatore del Crotone, poi, ha abbassato la testa. Un’espulsione dopo sette minuti di gara, contro una squadra forte, condiziona il match.”

De Angelis prosegue: “Lo sforzo dei calciatori è enorme. Non sembrava che la Juve Stabia avesse 20 punti in meno. Hanno preso il secondo goal su stanchezza. Correre con un uomo in meno per 90 minuti è tanto. La Juve Stabia mi è piaciuta. Colucci curava la parte difensiva. Il nuovo Mister Pochesci è più offensivo. Un allenatore, però, in due giorni non può variare tanto.

Il merito di questa vittoria è anche di Colucci. I numeri, i moduli, ti fanno divertire, ma chi va in campo deve dare sempre il massimo. Il mercato non è semplice. I costi sono altissimi. Forse la società ed il DS avranno valutato di non poter arrivare primi in classifica, e, dunque, hanno preferito non investire troppo.”

De Angelis: le differenze tra Colucci e Pochesci.

De Angelis, oggi allenatore, afferma: “Mister Colucci ha lasciato la squadra al quinto posto. Non credo sia andato via senza un motivo valido. Per passare da un 4-3-3 asimmetrico, ad un modulo prettamente offensivo, ci vuole tempo. E’ un grande lavoro. Ma la gara di ieri mi fa ben sperare. Cambiare drasticamente il modulo non è semplice, ma tutto si può fare.

Sentire che Pochesci ha detto a Pandolfi che deve solo attaccare, è sinonimo di fiducia. Ma devi anche metterti bene in campo. Chi dà l’input e fa la prima pressione è la punta. Pandolfi lo vedo più centrale. Il calcio moderno è ampio. Devi pressare, attaccare, difendere. Cavani faceva tutto e anche goal. Bisogna correre e tanto. La squadra deve essere corta. Gli attaccanti corrono e rincorrono. Silipo è bravo a trovare la posizione tra le due punte. Credo sia proprio il suo ruolo giocare dietro.”

De Angelis conclude: “ll ricordo più bello che ho con la Juve Stabia è la partita contro il Cassino, l’ultima di campionato. Vincemmo in casa per 2-0. La Juve Stabia veniva da una retrocessione brutta. Ci avevano chiesto esplicitamente di vincere. C’erano squadre attrezzate in un campionato duro. Eravamo forti ma c’era pressione.

Le parole del Presidente Langella contro il sistema arbitrale le ascolteranno in pochi. C’è comprensione ed ha ragione. Restare in 10 dopo 7 minuti è dura. I play off sono una lotteria. Chi arriva meglio fisicamente vince. Ricordo il Cosenza di Braglia, ottavo in classifica, vinse!”

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