Rinviato a giudizio dal GUP un poliziotto per rivelazione al boss di indagini a suo carico

Rinviati a Giudizio dal Gip del Tribunale di Messina altri tre poliziotti e un medico...

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Rinviati a Giudizio dal Gip del Tribunale di Messina altri tre poliziotti e un medico per presunto assenteismo attraverso certificati medici sospetti.

L’indagine era iniziata durante l’operazione “Fortino” a carico degli Arena e i loro presunti complici, tutti dediti soprattutto allo spaccio di droga nel rione di Valle degli Angeli a Messina. Un rione-fortino e da qui il nome dell’operazione, in cui la Polizia era riuscita a fare irruzione, arrestando 17 persone con accuse a vario titolo, dal  traffico allo spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzioni di armi e munizioni, associazione per il furto di motorini ed altro.

Nel 2016 la Squadra Mobile di Messina aveva scoperto una partita di droga e arrestato uno dei pusher che interrogato aveva dato delle informazioni che hanno anche consentito alla Polizia di posizione cimici e telecamere all’interno del rione-fortino Valle degli Angeli, filmando come lavoravano gli Arena, da chi si rifornivano e quali pusher utilizzassero per l’acquisto e la rivendita della droga, che nascondevano in casa o in auto parcheggiate nei dintorni. Il blitz della Squadra Mobile scattò poi il 22 gennaio 2019 procedendo all’arresto degli indagati e al sequestro di carichi di droga hashish e marijuana, provenienti in gran parte dalla Calabria.

Gli accusati si erano avvalsi del processo con il rito abbreviato. In tale giudizio il Pm Federica Rende aveva chiesto pene da 3 fino 20 anni. il 7 gennaio u.s. il Giudice per l’udienza preliminare Simona Finocchiaro del Tribunale di Messina ha emesso il verdetto condannando a 20 anni di reclusione Francesco Arena e Michele Arena, 11 anni Antonio Bonanno, 8 anni e 5 mesi Filippo Cannavò, 7 anni e 8 mesi Ugo Carbone, 8 anni e 8 mesi Paolo Mercurio, 11 anni e 8 mesi Angelo Mirabello, 8 anni e 2 mesi Francesco Paolo Musolino, 7 anni Mario Orlando, 7 anni e mezzo Pietro Raffa.

Intanto durante le varie indagini di quegli anni venne intercettato l’agente Giuseppe Bartuccio che dialogava con il boss Francesco Arena, al quale avrebbe rivelato accertamenti in corso a suo carico e alcuni particolari dell’omicidio di Giuseppe De Francesco, il giovane ucciso a Camaro il 9 aprile 2016. Secondo la Procura i favori erano elargiti in cambio di denaro. Ad un altro degli agenti indagati viene contestato di aver “chiuso un occhio” su alcune violazioni dello spacciatore.

Durante la medesima inchiesta si indagavano altri tre poliziotti e un medico per alcuni casi di sospetto assenteismo, anche attraverso dei certificati medici che non convincono gli inquirenti.

Il Giudice per le Indagini Preliminari di Messina, Maria Militello, ha deciso il 9 gennaio c.a. il rinvio a giudizio degli agenti Giuseppe Bertuccio, Domenico e Giovanni De Michele, Marco Rappazzo e del medico Francesco Asciutto. Il processo per loro comincerà il prossimo 15 aprile davanti ai Giudici del Tribunale.

Adduso Sebastiano

rivelazione al boss di indagini a suo carico

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