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Spalletti: “Sarri e Allegri meriterebbero entrambi di vincere lo scudetto, ecco perchè”

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Ecco le parole di Spalletti

span style="font-family: georgia, palatino, serif">Il tecnico dell’ Inter, Luciano Spalletti ha rilasciato una lunga intervista all’ edizione odierna del quotidiano Il Corriere dello Sport. Ecco uno stralcio:

Chi vincerà lo scudetto tra Allegri e Sarri? 

«Bello questo testa a testa… E’ come il ruggito sempre più potente di due leoni che lottano per diventare il re del campionato. Allegri e Sarri meriterebbero entrambi lo scudetto. Come squadra la Juventus, anche se ha vinto 6 scudetti di fila, non ha la presunzione di essere meglio degli altri, ma il Napoli ha la forza del suo gioco e quindi l’autostima di non sentirsi inferiore a nessuno».

Realisticamente quando l’Inter potrà colmare il gap con la Juventus e il Napoli? Uno, due o tre anni? 

«Quando riusciremo ad avere la stessa continuità di risultati che per il momento è molto differente. Il tempo è come un elastico che si accorcia e si allunga. La competenza professionale, insieme a un livello di sforzo e di lavoro continuativo fuori dal comune, è l’ingrediente che separa la realtà dal sogno».

E’ d’accordo con chi sostiene che, rispetto a Napoli, Juve, Lazio e Roma, al centrocampo dell’Inter manchino un regista e un po’ di qualità? 

«I centrocampisti dell’Inter sono gli stessi che ci avevano permesso di essere primi in classifica. Il calo di rendimento di questo secondo periodo si lega al momento che sta attraversando tutta la squadra. Caso mai il discorso apre un’analisi più profonda… Credo che queste squadre stiano raccogliendo dei frutti perché hanno dato continuità a un lavoro che dura da qualche anno». 

 

Perché gli allenatori toscani sono così bravi? Allegri, Sarri, Spalletti, Mazzarri, Lippi… 

«Per rispondere bisogna tornare indietro di una decina di anni quando la mappa calcistica toscana raccontava di tante realtà come Fiorentina, Siena, Livorno, Pisa, Empoli, Massese, Carrarese, Arezzo, Pistoiese, Prato, Lucchese, Pietrasanta, Cuoiopelli, Rondinella, Viareggio…, squadre che hanno permesso a tanti tecnici di fare esperienze determinanti per la loro carriera. E poi non possiamo dimenticare la scuola di Coverciano che è un’eccellenza del nostro Paese: da lì sono usciti tutti i grandi allenatori del calcio italiano». 


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