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Scafati, i collaboratori di giustizia ammettono il voto di scambio per far eleggere la Paolino

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Pasquale Coppola , ex presidente del consiglio comunale di Scafati e nel 2015 candidato alle Regionali, avrebbe chiesto un appoggio ai Loreto-Ridosso. Il clan, però, dopo un consulto tra i fratelli Luigi e Andrea Ridosso, avrebbe scelto di non dividersi e sostenere solo Monica Paolino, moglie dell’ex sindaco scafatese Pasquale Aliberti e poi eletta a Palazzo Santa Lucia. Sarebbe questo il quadro emerso nell’ultimi sviluppi dell’inchiesta “Sarastra” che sta tentando di far luce sul presunto sistema camorristico che ha macchiato le ultime tornate elettorali nella città del salernitano.
Inoltre sarebbe emerso che, per accontentare l’ex assessore allo Sport, il clan avrebbe personalmente organizzato una riunione nei pressi delle palazzine di Mariconda con 60 persone circa.
A renderlo noto è la dichiarazione del pentito A. L. ritenuto molto affidabile, tanto da finire anche nell’atto firmato dal giudice per le udienze preliminari presso il Tribunale di Salerno, Emiliana Ascoli , in cui vengono rese note le motivazioni della sentenza che a luglio scorso ha portato alla condanna con il rito abbreviato “Fonzino” e i cugini Luigi e Gennaro Ridosso.
Dunque, il clan era unito e sapeva dove “posizionarsi”. Un modo di fare che gli ha permesso anche di rifiutare le offerte da altre candidati. Nella stessa sentenza, il gup avrebbe riconosciuto che l‘ex Sindaco Aliberti fosse a conoscenza della natura criminale dei Ridosso e se ne sarebbe servito.


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