Le sue parole
Arrigo Sacchi, ex allenatore della Nazionale e del Milan, ha rilasciato un’intervista a La Stampa.
Quale sarà il copione della partita? «Coraggio e generosità: mi piacerebbe assistere a una gara che possa restituirci un po’ di piacere per il nostro calcio dopo la tremenda delusione per il Mondiale non raggiunto».
C’è speranza che, questa sera, sarà davvero così? «Il Napoli sa giocare solo in una maniera che, ormai, abbiamo imparato ad apprezzare, non solo in Italia. Alla Juve chiedo un ulteriore salto in avanti».
Torniamo dentro al San Paolo. La Juve oserà? «Non lo so, ma se scendesse in campo per aggredire il Napoli a casa sua, come hanno fatto Real Madrid o Manchester City in Champions, sarebbe il più gratificante dei contropiede. E la Juve può farlo…».
Se vince il Napoli, corsa scudetto segnata in favore degli azzurri? «No. Se dai sei o sette punti di vantaggio alla Juve è così, se li dai a una squadra e a una società ancora alla ricerca di una “blindatura” da vertice, la stagione rimane apertissima».
Sarri? «Sarri, la sua sfida, l’ha già vinta: lo dice il modo in cui diverte, lo dicono gli addetti ai lavori. Lui ci avvicina all’Europa».
A proposito di rischio. Non c’è il timore che, se Sarri non dovesse vincere niente, venga dimenticato? «Lo dimenticherebbero tutti quelli che è meglio non ricordino».
Il Napoli va da un’altra parte. «Il Napoli è quello di Insigne o Mertens, prima riserve, ora al centro di tutto. Ma anche quello che ha portato sotto i riflettori giocatori come Ghoulam, ora assente, ma decisivo, o Allan, arrivato dall’Udinese. Senza dimenticare, ad esempio, uno come Koulibaly».
Lascia un commento