Napoli, uccise una zia e ne ferì un’altra: “Capace di intendere e volere, andrà a processo”

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Napoli, uccise una zia e ne ferì un’altra: “Capace di intendere e volere, andrà a processo”

Napoli, con esattezza, Ponticelli. Era lucido quando, a ottobre scorso, uccise a coltellate una zia e ne ferì un’altra, con una violenza, secondo l’accusa, premeditata. E sarà capace di stare in giudizio, ad aprile prossimo, quando comincerà il processo che lo vede imputato per l’omicidio di Rosa Vitagliano e il ferimento della sorella Maria, accoltellate davanti alla loro casa in via Botteghelle, a Ponticelli. Queste le conclusioni per la perizia psichiatrica per P. De Liguori, 39 anni, il nipote accusato di omicidio e tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione. La Procura nei giorni scorsi ha chiuso l’indagine ritenendo che le prove contro di lui siano chiare e evidenti al punto da consentire il giudizio immediato, ossia un processo davanti ai giudici dell’Assise senza passare per lo step dell’udienza preliminare.

Il giudice Rossella Marro ha accolto la richiesta del pm Ida Frongillo e ha disposto il processo dinanzi alla quinta sezione della Corte di assise di Napoli con prima udienza l’11 aprile. L’uomo è in carcere da circa quattro mesi.

La vicenda: era il sette ottobre scorso, un sabato sera, quando, probabilmente sotto l’effetto di stupefacenti, uscì dalla sua casa per raggiungere quella della zia, distante solo qualche chilometro. Con una scusa si fece accompagnare dalla madre. Nel cortile scatenò la violenza. De Liguori, che tra l’altro era ai domiciliari e non avrebbe potuto allontanarsi dalla sua abitazione, si avventò sulla zia.


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