Napoli, in commissione le problematiche territoriali del Welfare

In commissione le problematiche territoriali del Welfare La commissione presieduta da Maria Caniglia ha incontrato...

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In commissione le problematiche territoriali del Welfare

La commissione presieduta da Maria Caniglia ha incontrato le prime due Municipalità – la Terza e l’Ottava – per un focus sulle problematiche territoriali del Welfare che vedrà nei prossimi giorni il coinvolgimento di tutte le Municipalità. Ha partecipato l’assessora al Welfare Roberta Gaeta.

Ampia ed articolata l’esposizione delle iniziative in ambito Welfare della Terza Municipalità fatta dall’assessora Laura Marmorale e dal presidente della commissione consiliare competente Pio Manfredi, con la premessa che, come ha piegato Marmorale, in ambito di Welfare la Municipalità ha competenze residuali: spettano infatti ai servizi centrali e all’assessorato comunale la programmazione e la progettualità del piano sociale di zona; in ambito decentrato, le attività sono improntate soprattutto al sostegno della vasta rete di cittadinanza attiva presente nel territorio, molto esteso ed eterogeneo; è il caso del protocollo attivato sulla dispersione scolastica, ispirato al principio che il coordinamento tra i vari soggetti e settori evita il sovrapporsi di interventi. Un aspetto, quello dell’integrazione e dell’organicità positivamente sottolineato dal consigliere Moretto (Prima Napoli) per il quale sono proprio gli interventi coordinati e tempestivi che possono scongiurare l’insorgere di vere e proprie emergenze. Anche l’assessore municipale della Ottava, Alberto Patruno, ha chiesto maggiore coordinamento con le Municipalità nella progettazione degli interventi del Piano sociale di zona: uno screening realistico dei bisogni è l’antidoto agli sprechi e alle sovrapposizioni e all’utilizzazione efficace delle poche risorse disponibili. L’assessora municipale della Terza Marmorale ha anche esposto l’attività in corso sui problemi dei senza fissa dimora e l’attività che si sta portando avanti, con la collaborazione di servizi sociali, servizi per il Verde, Asìa, Napoli Servizi, per la tutela e la cura del territorio in piazza Cavour, un intervento che cerca di intervenire sulla marginalità e, contemporaneamente, di combattere l’idea che la povertà equivalga a degrado. Sempre sui senza fissa dimora, ed in riferimento alla creazione del centro diurno previsto nell’Albergo dei Poveri, l’assessora Marmorale ha sottolineato che una preventiva informazione alla cittadinanza ed il coinvolgimento iniziale della municipalità avrebbe forse scongiurato i timori dei cittadini della zona per la creazione di un ulteriore “ghetto” anziché di un centro per servizi alla persona che sono un elemento di sviluppo del territorio. Il presidente Pio Manfredi ha aggiunto che a questo principio del lavoro di prossimità si ispira anche lo sportello che ogni mercoledì accoglie circa 25 giovani per metterli in contatto con il mondo del lavoro. Tra i problemi più acuti della cittadinanza della Terza Municipalità, infine, quello della mancanza di presidi sanitari; di qui l’appello alla commissione consiliare e all’assessorato al Welfare per una incisiva azione rivolta a Asl e Regione per un potenziamento dei presidi sanitari: un solo centro vaccinale, quello di via Pietravalle, è insufficiente e di fatto scoraggia il ricorso a questa pratica di prevenzione.

Su questo aspetto hanno assicurato sostegno sia la presidente Caniglia che l’assessora Roberta Gaeta la quale ha sottolineato la positività di una visione d’insieme che può derivare dal confronto con le Municipalità, al di là delle emergenze. Da quest’anno, le Municipalità saranno coinvolte, insieme ai centri di servizi sociali, nella fase di ascolto, la prima della concertazione per il nuovo PSZ che parte tra poco, sulla base delle linee guida regionali recentemente emanate. Il coinvolgimento diretto di tutte e 10 le Municipalità, come avvenuto per i fondi del PAC Anziani, è importante ed affianca l’altro principio che il Welfare cittadino intende sostenere nel proprio operato, quello dell’integrazione tra i servizi per farli crescere e dare loro continuità in un’ottica di sistema.

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