Napoli, elezioni ingegneri: Capodanno “si prefigura un ‘cappotto’. Sbagliato il sistema elettorale che va subito cambiato”

Dopo una tornata elettorale che, nei tre turni, si è protratta per ben venti giorni,...

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Dopo una tornata elettorale che, nei tre turni, si è protratta per ben venti giorni, durante i quali solo il 27% degli iscritti si è recato alle urne, poco più di un ingegnere su quattro, e uno scrutinio che va avanti già da cinque giorni e che arriverà presumibilmente a otto complessivi, per l’elezione del consiglio dell’ordine degli ingegneri per il quadriennio 2017-2021, a Napoli si sta delineando, come era ampiamente prevedibile e previsto, a meno d’improbabili colpi di coda, una vittoria netta di tutti i componenti di una sola lista, quella di “ingegno napoletano”, sostenuta dagli uscenti. Lista che, quando sono state scrutinate il 60% delle schede, presenta tutti i quindici candidati nelle prime posizioni. Significativo il dato che il primo dei non eletti, al momento, presenta già un distacco che appare incolmabile, avendo raccolto meno della metà dei voti dell’ultimo dei presumibili eletti. Un distacco che, peraltro, aumenta mano a mano che si va avanti nello scrutinio “. Ad analizzare i primi risultati di questa tornata elettorale è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, che ha ritirato la propria candidatura, contestando, tra l’altro, l’attuale sistema elettorale che favorisce l’aggregazione in liste e non consente a candidati singoli di poter avere le stesse possibilità di essere eletti rispetto a quelli che si presentano in raggruppamenti.

Per come sono andate le cose – aggiunge Capodanno – queste elezioni si stanno dimostrando solo una perdita di tempo e di danaro, visto che era apparso subito chiaro che il tutto si sarebbe risolto con un semplice passaggio di testimone, in aperta continuità, tra il vecchio consiglio e il nuovo, formato da tutti i candidati della lista sostenuta dagli uscenti. Quando chiedevo il voto ai colleghi, nei primi giorni della campagna elettorale, mi domandavano se il mio nominativo era inserito in tale lista e alla mia risposta negativa, si capiva subito che non mi avrebbero votato. Evidentemente erano già pervenute precise indicazioni: bisognava votare tutti indistintamente i quindici nominati della lista, nessuno escluso, per gli altrettanto quindici posti di consigliere da assegnare “.

L’attuale meccanismo elettorale, disciplinato dal decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 169, va completamente rivisitato, espressamente sotto questo aspetto – puntualizza Capodanno -. Il prevedere la possibilità di esprimere tante preferenze quanti sono i consiglieri da eleggere, favorisce palesemente il raggruppamento in liste, a discapito di una competizione democratica e aperta che vede tutti i partecipanti presentarsi, al nastro di partenza, con le stesse identiche possibilità. Il risultato, come nel caso in esame, risulta essere la vittoria dei componenti di una sola lista. Di conseguenza, nel nuovo consiglio, non ci sarà opposizione, visto che tutti gli eletti fanno parte della cosiddetta maggioranza, che, in questo caso, diventa addirittura unanimità. Laddove in ogni consesso elettivo dovrebbe esserci una maggioranza e, di conseguenza, anche un’opposizione per salvaguardare i principali basilari della dialettica democratica, altrimenti tanto vale dare il potere a uno solo, una vero e proprio commissario “.

La riforma del regolamento – propone Capodanno – dovrebbe prevedere la possibilità, per la composizione degli organi elettivi degli ordini professionali, di poter esprimere unicamente la doppia preferenza di genere, aggiungendo una terza preferenza, nel caso che, come per l’ordine degli ingegneri, ci sia un secondo albo. In tal modo, non potendo esprimere l’elettore più di due preferenze, che diventano tre solo in presenza di due albi professionali distinti, non sarebbe più possibile votare compatti tutti i candidati di una lista e la democrazia ne guadagnerebbe con uguali possibilità per tutti indistintamente i candidati di poter essere eletti, visto che, al massimo, un eventuale abbinamento può riguardare solo due candidati di sesso opposto “.

Nei prossimi giorni – conclude Capodanno – mi riservo di formulare una proposta al riguardo sia al Ministero della Giustizia, sia al Consiglio Nazionale degli Ingegneri, auspicando che essa possa essere approvata in tempi rapidi, chiedendo anche che nei consigli, dove si è verificato quando si sta profilando nell’ordine degli ingegneri partenopeo, con l’elezione di tutti, nessuno escluso, i candidati di una sola lista, si valuti l’opportunità di ripetere la tornata elettorale con il nuovo meccanismo, con nuove elezioni democratiche, con eguali possibilità di essere eletti per tutti i partecipanti alla competizione “.

/Comunicato Stampa

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