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L’Ateneo Federico II ricorda la professoressa Maria Adalgisa Nicolai

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L’Ateneo Federico II ricorda la professoressa Maria Adalgisa Nicolai, barbaramente assassinata il 27 luglio 2020 dal suo ex-compagno.

L’Ateneo Federico II ricorda la professoressa Maria Adalgisa Nicolai

I

n occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, l’Ateneo Federico II ha ricordato la professoressa Maria Adalgisa Nicolai, barbaramente assassinata il 27 luglio 2020 dal suo ex-compagno, dedicandole una panchina rossa e piantando un albero di Jacaranda nel bosco della Reggia di Portici del Dipartimento di Agraria di cui faceva parte.

Secondo i dati del dossier Viminale 2020, i femminicidi sono quasi triplicati in Italia nel periodo di lockdown, con una donna uccisa in ambito familiare ogni due giorni. Questi dati terribili mostrano che il cammino della società per eradicare la violenza, e in particolare quella domestica è ancora molto lungo.

“Un’altra donna sottratta alla vita è un colpo inferto all’intera comunità. Continueremo a scalare i sentieri impervi dell’esistenza con i cuori che battono forte per le donne che non siamo riusciti a proteggere, per l’aiuto sussurrato che non abbiamo ascoltato, per le ferite stratificate sulla pelle che abbiamo fatto finta di non vedere. A nome e per conto delle tante Maria Adalgisa Nicolai, dobbiamo avviare tutte le azioni possibili per sconfiggere le modalità di relazioni interpersonali basate su violenze e sopraffazioni. L’Università, in quanto massima istituzione di alta formazione, deve fare la sua parte. La panchina sarà posizionata alla Reggia di Portici, vera casa del sapere che giorno dopo giorno Maria Adalgisa contribuiva a far crescere, con la linfa vitale dell’intelligenza e della curiosità della ricercatrice. Questi simboli concreti costituiranno un monito alle nostre coscienze e uno stimolo per combattere l’offuscamento della ragione, l’aggressione violenta della volontà di dominio, le discriminazioni e le disuguaglianze di genere.– sottolinea Concetta Giancola, Presidente del CUG, che conclude – Dire che non debba più accadere non basta, ognuno faccia la sua parte per sconfiggere arretratezze culturali e sociali, disuguaglianze di genere e discriminazione.”

Alla giornata in ricordo di Maria Adalgisa, promossa dal CUG e dal Coordinamento Donne nella Scienza, hanno preso parte parte il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica Gaetano Manfredi, già Rettore dell’Università di Napoli Federico II, la Presidentessa della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, Valeria Valente, la vicepresidente vicaria del Consiglio Regionale, Loredana Raia, il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo,la Presidente del CUG, Concetta Giancola, e la Consigliera Comune di Portici, Florinda Verde. Apriranno la cerimonia il Rettore della Federico II, Matteo Lorito, e il Direttore f.f. del Dipartimento di Agraria, Francesco Villani.

Ai ricordi dei tanti colleghi, amici e studenti della professoressa Nicolai, è seguita una piece teatrale dell’attrice Cristina Donadio – trasmessa in video- che ha evocato con parole cariche di patos una tragedia che ha radici lontane nei secoli ma che continua a opprimere il nostro presente.

Significativo è stato l’intervento del Ministro Manfredi, il quale ha sottolineato il concetto per cui la violenza è una questione DELLA SOCIETA’ ed è dunque una questione di tutti, e che l’Università, oggi più che mai ha funzione non solo educativa e di ricerca, ma anche e soprattutto sociale, affinché si diffonda la cultura del rispetto delle diversità, della donna, da non intendersi come “parte debole”, tutt’altro; si spera per il futuro che aumenti il numero di donne che rivestono ruoli apicali nell’attività pubblica.

Purtroppo, come è stato rimarcato negli interventi, la mentalità retrograda che vede il genere femminile come inferiore è radicato ancora in molte famiglie, per questo motivo, la società che è all’esterno delle mura domestiche, ha una grande responsabilità nel poter dare alle donne la possibilità di riscatto e indipendenza (culturale-grazie alla scuola, ed economica-grazie al lavoro retribuito degnamente).
L’Università si impegna a promuovere un corso on-line rivolto a TUTTI gli studenti sul tema delle differenze di genere.

Il Sindaco non è potuto intervenire, sono seguiti dunque gli interventi moderati da Raffaele Sacchi che ha dato a turno la parola alle colleghe, e agli studenti che hanno ricordato con parole affettuose e commosse, l’immenso vuoto lasciato dalla professoressa Maria Adalgisa Nicolai.
Emerge come “ci si sarebbe dovuti impicciare di più negli affari privati” e FORSE non si avrebbe avuto un finale del genere.
Per questo motivo, la panchina rossa e l’albero piantato in onore di Maria Adalgisa è da monito per tutti noi, affinché chi è vittima, non abbia paura di cercare aiuto e raccontare la propria verità, e chi “sospetta” che chi ci è caro stia attraversando un periodo buio nella propria vita, non si “trattenga” dal fare domande e offrire il proprio aiuto.

 

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