La Corte dei conti d’appello ha condannato due ex presidenti della Regione Siciliana

Confermata dai Giudici d'appello della Corte dei conti la condanna pecuniaria per Lombardo e Crocetta. Circa 576 mila euro già in prescrizione

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I Giudici d’appello della Corte dei conti, presieduta da Valter Camillo Del Rosario, hanno confermato la condanna per due ex presidenti della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta e 12 ex assessori regionali a risarcire le casse della Regione per la nomina e la successiva riconferma di Patrizia Monterosso, a segretario generale dell’ente perché ritenute “illecite”.

Con Lombardo sono stati condannati gli ex assessori Alessandro Aricò, Accursio Gallo, Beppe Spampinato, Daniele Tranchida, Amleto Trigilio, Marco Venturi.

Con Crocetta anche Mariella Lo Bello, Vania Contrafatto, Giovanni Pistorio, Bruno Marziano, Baldo Gucciardi e Luisa Lantieri.

Parte della richiesta è andata in prescrizione, circa 576 mila euro.

Lombardo dovrà risarcire 52 mila euro, Crocetta 106 mila euro. Gli ex assessori della giunta Lombardo: Aricò, Gallo, Spampinato, Tranchida, Trigilio, Venturi dovranno pagare a testa 8 mila e 600 mila euro. Gli ex assessori di Crocetta: Lo Bello, Contrafatto, Pistorio, Marziano, Gucciardi e Lantieri, a testa 17.750 euro.

Ci eravamo già occupati di questa vicenda il “7 Luglio 2020 2 ex Presidenti della Regione Sicilia e 12 assessori, condannati quando I Giudici della Corte dei Conti, presieduti da Giuseppa Cernigliaro, hanno condannato due ex governatori della Sicilia, Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta, e 12 ex assessori delle loro giunte a risarcire le casse della Regione per la nomina e la riconferma di Patrizia Monterosso a direttore generale dell’Ente, poiché ritenuta dai Magistrati ‘illecita’.

Il procedimento aveva avuto origine da “varie segnalazioni” e soprattutto da una “articolata denuncia” del Dirsi, il sindacato dei dirigenti regionali.

La Procura della Corte dei Conti aveva citato in giudizio i predetti presidenti e assessori chiedendo il pagamento di 893.942 euro.

Nell’atto di citazione il Procuratore Albo ha argomentato “l’evidente fondatezza” dell’esposto, “agevolmente constatabile da una serena lettura della normativa di riferimento”, ovvero la “legge Brunetta” (che vincola la nomina di un soggetto esterno alla Pubblica amministrazione all’assenza di ‘professionalita’ equivalenti’ nei ruoli interni), della quale le Giunte di Lombardo e di Crocetta avrebbero operato una “rimozione”.

Nel frattempo a dicembre 2017, Patrizia Monterosso è stata nominata dalla Giunta del Presidente Regionale siciliano Nello Musumeci di centrodestra, direttore della Fondazione Federico II, il braccio culturale della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, il cui Presidente è Gianfranco Micciché, commissario di Forza Italia in Sicilia.

Ad aprile del 2020 i Giudici della Corte dei conti, presieduta da Guido Carlino, avevano condannato anche Patrizia Monterosso, quale allora direttore generale della Fondazione Federico II, a restituire 26 mila euro per gli incarichi aggiuntivi.

Secondo la legge per i dirigenti con incarico apicale vige il principio di omni comprensività del trattamento economico. Non si possono avere, dunque, ulteriori retribuzioni.

I Giudici hanno confermato quanto ricostruito dalla Procura contabile diretta da Gianluca Albo. La Monterosso in passato è stata consigliere di amministrazione dell’Università Kore di Enna e contemporaneamente prima capo di gabinetto del presidente della Regione e poi segretario generale.

Era stata designata nel 2011 su richiesta dell’università e su indicazione dell’allora governatore Raffaele Lombardo per il consiglio dei garanti.

“Dopo la designazione presso il Consiglio dei garanti dell’Università Kore – si legge nella motivazione – la Monterosso sarebbe stata cooptata nel Consiglio di amministrazione della stessa università, senza alcun atto dell’amministrazione regionale, né alcuna comunicazione da parte dell’Università volta ad ottenere l’assenso dell’amministrazione stessa alla nomina».

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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