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Adnkronos) – “Negli ultimi 20 anni, l’attenzione e gli investimenti si sono concentrati principalmente sull’efficientamento energetico: bonus e detrazioni a pioggia, tranne che in direzione della nostra sicurezza”.A dirlo – durante gli “Stati generali delle ingegnerie digitali” organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano all’Acquario civico – è Davide Luraschi, docente del Politecnico di Milano, Commissione sicurezza antincendio. “L’antincendio per anni è stato visto come una tassa, non come un’opportunità.
Una spesa da evitare”, ha spiegato Luraschi. “L’incendio era percepito come un evento remoto, che accade ad altri: i recenti dati hanno dimostrato il contrario.Si stima che nel 2022 gli interventi per incendi e esplosioni siano stati 74 al giorno.
Le città fanno quasi 23% del totale degli incidenti che possono avvenire, quindi è un rischio effettivo.Il numero di morti in America ci dicono che c’è un morto ogni 23 secondi”. “L’anticendio non è un costo, ma un risparmio e dati americani ci dicono che per ogni euro investito si risparmiano in costi o indiretti per quattro volte”, prosegue Lurachi. “Il Superbonus – e in generale gli incentivi fiscali – si sono concentrati molto sul tema della riqualificazione del patrimonio immobiliare, argomento importante certamente, lasciando però in ombra temi connessi agli edifici.
Come la sicurezza antincendio”. “L’efficientamento energetico, specie se frettoloso, non ha fatto che peggiorare la situazione”, ha aggiunto Luraschi, “espandendo una situazione potenzialmente pericolosa e per la quale occorre trovare possibili strategie e soluzioni.Si deve cambiare la mentalità: non solo di chi ci governa, ma soprattutto la nostra, perché la sicurezza non è un optional”, ha concluso. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)