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Codice della Nautica da diporto: a Civitavecchia un Focus sulle principali attività

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i è svolto oggi, 27 aprile, a Civitavecchia, presso la sala convegni dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, il convegno “La riforma del codice della nautica da diporto: una risposta alle istanze del settore”, organizzato dalla Direzione Marittima del Lazio, con la collaborazione dell’Autorità di Sistema.

A prendere parte all’evento, il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto–Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, oltre a numerose autorità, quali il Vescovo di Civitavecchia–Tarquinia, Sua Eccellenza Luigi Marrucci,  il Sindaco della Città di Civitavecchia, Ing. Antonio Cozzolino, il Direttore Marittimo del Lazio, Capitano di Vascello Vincenzo Leone, e il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Avv. Francesco Maria Di Majo, nonché docenti, esperti del settore e associazioni di categoria, che si sono confrontati sulle nuove norme che regolano il settore del diporto.

Il convegno, introdotto e moderato dal Avv. Francesco Miraglia, è stato un’occasione per approfondire a livello scientifico la neonata riforma  del codice della nautica da diporto (decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229) e per evidenziare, attraverso l’esame dei più rilevanti temi oggetto del provvedimento, quelle risposte che da tempo il settore richiedeva.

Il Comandante Generale, nel suo intervento, dopo aver esteso ai presenti i saluti dell’Architetto Mauro Coletta, Direttore Generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali e il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti,  ha evidenziato che gran parte del futuro economico del Paese è nel mare e il diporto ne rappresenta un elemento fondamentale.

L’Ammiraglio ha quindi sottolineato l’importante innovazione introdotta dalla nuova riforma, volta a semplificare, standardizzare e digitalizzare le procedure amministrative legate al diporto, anche attraverso l’utilizzo di sistemi come il SISTE (Sistema Telematico Centrale della Nautica da Diporto) e l’anagrafe nazionale delle patenti nautiche, per i quali sarà necessaria l’adozione, quanto prima, di decreti ministeriali attuativi, per la stesura dei quali il Corpo è pronto a supportare la Direzione Generale competente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Anche l’introduzione a livello strutturale del Bollino Blu rappresenta un traguardo importante quale strumento a favore dell’utenza, volto ad evitare duplicazioni e sovrapposizioni dei controlli, con lo scopo di permettere ai diportisti di vivere il mare serenamente e in completa sicurezza.

Proprio sulla sicurezza della navigazione delle unità da diporto è stato confermato il ruolo centrale ed esclusivo svolto dal Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, al quale spetta la pianificazione, la direzione e il coordinamento dei controlli in materia di sicurezza.

Una previsione pienamente in linea con il decreto legislativo che, in attuazione della “Legge Madia”, ha razionalizzato le funzioni delle forze di polizia , senza mutare il quadro delle attribuzioni del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, che , a tutela degli usi civili del  mare , continua ad esercitare i propri compiti di polizia specialistica legati alla sicurezza della navigazione e del traffico marittimo, alla tutela dell’ambiente marino ed alla vigilanza sulle attività di pesca e acquacoltura.

Il Comandante Generale, nel suo intervento ha parlato anche ai numerosi studenti di diversi istituti nautici presenti al convegno, facendo riferimento all’istituzione della  “Giornata del Mare e della Cultura Marinara” – che ricorrerà annualmente l’11 aprile – e del suo ruolo fondamentale per stimolare la cultura del mare nelle nuove generazioni e con esso il necessario e imprescindibile rispetto dell’ambiente marino.
L’ammiraglio Pettorino ha, infine, augurato che proprio grazie ad una costante attività di sensibilizzazione, aumenti la coscienza civica e ambientale dei diportisti, passando in futuro da una “cultura del controllo”, ad una “cultura dell’autocontrollo” e, proprio in tale direzione, rappresenta un fondamentale passo in avanti l’iniziativa del Bollino blu.

La giornata è proseguita con ulteriori interventi, rendendo l’evento un proficuo momento di incontro fra Dottrina, Istituzioni, Associazioni dicategoria e utenti tutti del mare.

CRONACA – L’ESPERTO

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