Parte al Senato l’iter della riforma sull’affido condiviso dei minori, il senatore della Lega Pillon: “Con questa norma ci proponiamo di dare piena applicazione al contratto di governo e alla risoluzione 2079/2015 del Consiglio d’Europa”
E
’ iniziato oggi l’iter del DDL 735 in materia di affidamento condiviso dei minori. I quattro punti qualificanti della riforma, previsti dal contratto di governo stipulato tra Lega e Movimento 5stelle, sono:
– la mediazione a supporto delle coppie in conflitto,
– i tempi paritetici di frequentazione dei figli con padre e madre,
– la realizzazione del mantenimento diretto
– la lotta ad ogni forma di rifiuto genitoriale.
Il punto di forza della riforma sarà il “piano genitoriale”, in cui i genitori dovranno proporre, indicando anche i tempi di frequentazione, i percorsi educativi e scolastici, le vacanze e le modalità di suddivisione dei costi per i figli. Le coppie capaci di accordarsi potranno ottenere immediatamente l’omologa senza mediazione altra formalità, mentre le coppie conflittuali avranno a disposizione il supporto di professionisti per essere aiutate a superare le divergenze e ad accordarsi nell’interesse dei figli. In questi casi il primo incontro di mediazione sarà obbligatorio ma gratuito. I tempi paritetici saranno garantiti a tutti i minori, salvo diverso accordo tra i genitori ovvero cause tassative quali ad esempio violenza e abuso. Per i genitori che abitano lontani saranno previsti recuperi nei tempi di vacanza dei minori.
Il mantenimento diretto permetterà ai genitori di provvedere direttamente alle esigenze del figlio secondo i costi di mantenimento dei minori e i capitoli di spesa concordati nel piano genitoriale ma sarà comunque su base proporzionale in base alle capacità economiche di ciascuno dei genitori.
I tentativi di alienazione, le false denunce e i tentativi di condizionamento psicologico del minore saranno punite nei casi più gravi con il risarcimento del danno e la perdita della responsabilità genitoriale. La riforma non andrà invece a modificare le attuali norme in materia di mantenimento dell’ex coniuge e quelle di prevenzione e contrasto della violenza endo-familiare che dunque rimarranno in vigore.
“Con questa norma ci proponiamo di dare piena applicazione al contratto di governo e alla risoluzione 2079/2015 del Consiglio d’Europa, garantendo il diritto dei figli di ricevere cura e assistenza da entrambi i genitori, trascorrendo con ciascuno di essi quanto più tempo possibile, e realizzando così il principio della bi-genitorialità. L’applicazione della riforma garantirà un minor ricorso al contenzioso giudiziario, riducendo enormemente i costi economici e soprattutto sociali per le famiglie e per le centinaia di migliaia di minori coinvolti ogni anno. Saremo ben lieti di lavorare con tutte le forze politiche e con le componenti della società civile, apportando al testo ogni utile miglioramento ma non ci presteremo a stravolgimenti, strumentalizzazioni o scontri ideologici degni del secolo scorso. I diritti e gli interessi dei minori coinvolti nelle separazioni sono troppo importanti per poter essere ancora ignorati o peggio sacrificati da sterili contrapposizioni di parte“. Così il relatore sen. Simone Pillon, capogruppo della Lega in commissione giustizia al Senato all’esito della conferenza stampa di presentazione del DDL 735 in materia di affidamento condiviso dei minori.
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