Castellammare, il neo assessore Scafarto sul caso Consip: “Ho commesso errori, chiedo scusa ai Renzi”

In un’intervista rilasciata a laRepubblica, il neo assessore alla Sicurezza di Castellammare ha voluto chiedere...

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In un’intervista rilasciata a laRepubblica, il neo assessore alla Sicurezza di Castellammare ha voluto chiedere scusa ai Renzi per aver coinvolto erroneamente Tiziano, padre dell’ex primo ministro, nello scandalo Consip

E’ stato titolare dell’indagine sul caso Consip coinvolgendo – a suo dire “per errore” – il padre dell’ex premier Matteo Renzi, Tiziano.
Sabato scorso, Gianpaolo Scafarto, il maggiore dei Carabinieri del Noe finito sotto inchiesta per falso e rivelazione del segreto d’ufficio e depistaggio, è entrato nella giunta del Comune di Castellammare di Stabia nelle vesti di assessore alla Legalità, voluto fortemente dal Sindaco di Forza Italia, Gaetano Cimmino. In un’intervista rilasciata a laRepubblica  il militare ha voluto chiedere pubblicamente scusa alla famiglia del senatore del Pd, parlando di errori “involontari”.
Non ho velleità politiche e non ho mai portato avanti un’indagine per scopi politici“, rivendica il neo assessore, che sulla nomina che ora rischia di gettare ulteriori ombre sull’inchiesta Consip tiene a precisare: “Se si legge l’ordinanza del Riesame ho commesso solo degli errori e, trattandosi di una informativa complessa scritta in 19 giorni, forse ne ho fatti anche pochi“.
L’ho messo anche a verbale nel primo interrogatorio. Mi sono scusato non solo con i Renzi, ma con tutti quelli che involontariamente posso aver tirato in ballo nell’inchiesta“.
Alla domanda se ricoprire l’incarico di assessore da carabiniere possa prestarsi a qualche “cattiva interpretazione”, Scafarto ha replicato: “Non sono né imputato né condannato, diversamente avrei fatto altre valutazioni, ma so di essere innocente. Nella mia decisione di accettare l’incarico ha pesato, inoltre, il provvedimento del Riesame, confermato dalla Cassazione, che dice che nella mia condotta non c’è dolo e parla di errore involontario“.
Non era il caso di chiedere un’aspettativa dall’Arma? “Ho licenze e ferie arretrate. Voglio prima capire quanto impegno richiedono le deleghe che mi sono state attribuite, poi deciderò se mettermi in aspettativa“.

Ai primi rumors che indicavano il militare pronto ad accettare un ruolo nella Giunta del sindaco Gaetano Cimmino, lo stesso Matteo Renzi, commentando una sua eventuale nomina in una live su facebook, aveva lanciato i suoi sospetti: “A pensar male si fa peccato”.

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