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Adnkronos) – “L’offerta vaccinale in Italia è tra le più antiche e le più complete del mondo, soprattutto quella nei confronti dei pazienti fragili è ampia e assolutamente di altissimo livello.Purtroppo raggiungiamo ancora solo una minima parte” dei pazienti in cui è raccomandata, “quindi è di fondamentale importanza raggiungere i pazienti cronici là dove hanno i loro percorsi di cura.
Bisogna mettere al centro delle attività per il recupero delle vaccinazioni, oltre i soliti percorsi della medicina generale, anche l’ospedale dove generalmente il fragile è assistito e preso in cura”.Sono le parole di Enrico Di Rosa, vicepresidente della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), in occasione del ‘Forum risk management’ in corso ad Arezzo. Tra i temi affrontati durante l’evento anche la recente circolare del ministero della Salute per le campagne vaccinali autunnali, in cui si richiede di “implementare l’offerta attiva delle vaccinazioni ai soggetti con condizioni di rischio per patologia o stato immunitario direttamente presso il servizio che ha in carico il paziente”.
Come osserva Di Rosa “Se l’ospedale diventa anche un posto dove poter fare la vaccinazione si semplificano i percorsi e certamente diventerà più raggiungibile”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)