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Sidigas Avellino Vucinic: “Gruppo professionale ed entusiasta: sono soddisfatto”

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Tutto pronto per il primo appuntamento della preseason della Sidigas Avellino

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utto pronto per il primo appuntamento della preseason: i lupi partiranno nel primo pomeriggio alla volta della Sardegna, dove prenderanno parte al Torneo Geovillage di Olbia insieme alla Dinamo Sassari, Virtus Bologna e MHP Riesen Ludwisburg.

Coach Vucinic questa mattina fatto il punto della situazione della preparazione svolta fino ad ora e per parlare dei prossimi impegni dei biancoverdi. Queste le sue dichiarazioni:

Le sensazioni fino ad ora sono molto buone. Sono contento dello sforzo, dell’entusiasmo e della professionalità di tutto il mio staff: abbiamo svolto un buon lavoro, più che altro di preparazione, nonostante alcuni giocatori si siano aggregati in ritardo. Adesso dobbiamo cominciare a lavorare sulla chimica di squadra. Il Torneo Geovillage sarà la prima situazione in cui saremo messi sotto pressione: non mi aspetto che sarà facile, soffriremo un po’, non tanto perché siamo incompleti ma anche perché non abbiamo ancora lavorato molto sul sistema di gioco. Sarà un primo approccio per conoscere quelle che saranno le nostre avversarie e un’occasione per mostrare il carattere: il desiderio di vincere e di competere è qualcosa che va al di là del sistema di gioco. Sono contento della professionalità dei veterani, Caleb Green, Demetris Nichols ma anche Lollo D’Ercole, che mostrano qualità di leadership, di cui abbiamo bisogno in questo momento. Sono soddisfatto anche dei più giovani, per lo sforzo che mettono nell’aiutarci a preparare la squadra al meglio: sono giovani e inesperti, ma lavorano duro come tutti gli altri. Norris Cole dovrebbe riuscire a disputare l’allenamento di questa mattina e, dopo quello di domani, valuteremo se sarà il caso di farlo giocare: saranno partite molto dure e fisiche e non vogliamo rischiare. In questo momento l’obiettivo è quello di integrarlo completamente al resto della squadra.

 Il calore dei tifosi è bellissimo e importantissimo: la città è molto legata alla squadra. Quando ho accettato di venire qui sapevo fin dall’inizio che dovevamo scegliere giocatori che potessero ricambiare questo grande affetto. Non è un cliché, non lo dico tanto per, ci siamo realmente resi conto della passione delle aspettative che hanno su di noi”.


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