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Sconcerti: “C’è il vuoto dietro Juventus e Napoli, esistono già squadre?”

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“Il Napoli ha tre punti in meno rispetto allo scorso anno”

Mario Sconcerti, nel suo consueto editoriale per il Corriere della Sera, ha analizzato il campionato fin qui disputato dopo quattro giornate, con una sola squadra a punteggio pieno e le altre ad inseguire da lontano con il Napoli, la più vicina inseguitrice a – 3.

Ecco l’editoriale di Sconcerti:
“C’è un vuoto innaturale alle spalle di Juventus e Napoli. È qualcosa in più di un inizio difficile, detta una prima traccia di campionato. Forse per cercare l’avversario della Juve non ci siamo fatti la seconda domanda: esistono già squadre? La risposta è no. Il Napoli ha tre punti meno di un anno fa, la Roma due sui piccoli 7 della stagione scorsa, l’Inter addirittura 8 in meno, la Lazio 3. Solo la Juve è alla pari, 12 su 12. Non manca l’avversario, mancano le squadre, mancano costruzioni complete, nella testa e nelle gambe. Il passo di tutte è faticoso, banale, regredito. Sarà interessante vedere adesso il primo turno di Champions per darci un confronto con gli altri. L’impressione è che fino a oggi in Italia si stia giocando modestamente, tanta folla a centrocampo, ma non un dribbling e pochissimi tiri in porta. Le prime quattro dello scorso anno (tranne la Juve) hanno perso 5 partite su 16, la Juve stessa prende gol ogni domenica, la sua proiezione attuale è di 38 gol subiti in stagione. Ma si è spezzata la finta uguaglianza di un anno fa. Sono tanti i punti di vantaggio della Juve, ancora più grande è la mancanza di suoi sintomi di debolezza. Mancava Ronaldo e ora è arrivato, finalmente in gol, dentro la partita, soprattutto dentro la sua diversità. Che è di anticipo nel tiro, velocità di esecuzione. I suoi tiri non sono mai logici nel tempo, li aspetti un attimo dopo. È la naturalezza del fuoriclasse, Messi ha lo stesso regalo, rarissimo. Ho visto tanti attaccanti ma quasi nessuno con questa capacità di coordinarsi in 3-4 decimi di secondo in meno. Ronaldo aggiunge molto a una Juve già piena. L’unico dubbio è il calendario, finora è stato facile, ma gli avversari sono caduti anche su quello. È strano che all’ottavo anno si sia ancora con una differenza così grande. Forse per gli altri è molto difficile crescere ancora. La Juve è la normalità. E la Champions il vero campionato. Un buon riscontro sarà San Siro, Inter-Tottenham. Due squadre che crescono ma non riescono a compiersi. Hanno pregi e limiti dei loro campionati, una risposta corretta per sapere dove stiamo andando”.


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