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Roma-Bologna, Spalletti: “Se Fazio recupera, lo metto. Nainggolan un guerriero”

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OTIZIE AS ROMA – È già tempo di tornare in campo per la Roma, a soli 3 gorni di distanza dalla roboante vittoria in trasferta contro l’Austria Vienna. Domenica sera alle 20:45 la squadra di Spalletti se la vedrà all’Olimpico con il Bologna di Donadoni, privo di Gastaldello e Verdi. Si tratta di 2 perdite sanguinose per i rossoblu, ma anche i giallorossi sono falcidiati dai guai fisici. Come di consueto, il tecnico toscano ha risposto alle domande dei cronisti presenti nella sala stampa del Fulvio Bernardini. Queste le sue dichiarzioni:

“Se si rammentano tutti ci vogliono 2 giorni. Nura si allena con la primavera. Rui dalla prossima settimana si allena con la Primavera, Totti e Florenzi in riabilitazionne, Manolas ed Emerson lavoro individuale, si spera di averlo per Bergamo con il lavoro in crescendo per la prossima settimana ed Emerson spero di averlo per Bergamo. Seck oggi rientra in gruppo e anche Fazio, Paredes oggi ha fatto i controlli che sono negativi per quello che riguarda complicazioni maggiori (trauma valgo del ginocchio destro), si proverà ad allenare e si vede come andrà. Ieri è stato fermo perché non c’erano le sensazioni giust.e Vermaelen al momento non c’è nessuna ipotesi chirurgica, se ci fosse bisogno siamo aperti a quelli che ci possono dare una mano. Un problema come la pubalgia richiede tempo, non si può fare la prognosi. Potremmo averlo a disposizione in assimo 5 settimane, perché le risposte sono positive.”

Il Bologna? Sembra una squadra che non rinuncia a fare il suo calcio…
“Donadoni sa dare un taglio di serietà, qualità alle squadre che ha allenato. Si tratta di una società forte, che sta addossso ai giocatori. Sarà una partita difficile come tutte le altre, ma noi pensiamo di poter usare questa crescita costante e di confermarla e fare una buona prestazione nonostante qualche problemino”.

Ruediger sta stupendo tutti per brillantezza. Dal punto di vista atletico può giocare la terza partita in otto giorni?
“Cosa corretta da porre. Bisogna valutarlo, per l’infortunio importante che ha avuto fargli fare 3-4 partite di fila il rischio lo dà, c’è da tenere in considerazione quello che dice il ragazzo. Cercheremo di fare attenzione“.

Ha più possibilità di recupero Fazio?
Se Fazio è a disposizione lo faccio giocare, ma se poi si intossica o lo sento indurire devo vedere. L’allenamento di oggi ci dice di più: ieri molti non si sono allenati, non hanno fatto niente. Le loro sensazioni nella mezzora di allenamento (un quarto d’ora in palestra, 7 minuti di tonificazione e messa in modo, poi palla) sono decisive rispetto anche a cosa facciamo, lavoriamo in palestra e poi sul campo in esercizi che non sollecitano troppo i muscoli ma qualche indicazione la danno. E si hanno risposte alla fine”.

Media di 3,4 fol a partita su 5 partite all’Olimpico….

Ci è successo di vincere in casa con 4 goal, dove abbiamo fatto fatica per poi trovare il gol che determina un’inversione tattica all’80’. Poi ci sono partite fuori casa anche perse, ma vedo più equilibrio nel creareinsidie o situazioni importanti da sfruttare. Un po’ di casualità c’è, poi può darsi che casa nostra ci fa stare più tranquilli e confortati. Vedo però che la squadra è cresciuta in alcuni elementi ma anche nelle radici, è più radicata al nostro stemma, colore, spogliatoio. Si vede qualcosa di diverso. Nello spogliatoio si vede qualcosa di diverso. Nelle partite si va ad evidenziare la fioritura, ma le radici ci sono forti ora. Si vede che c’è appartenenza, il non volerci stare. Si è visto anche nell’ultima partita: dopo aver subìto goal abbiamo subito aggredito e cercato il recupero. Noi dovevamo vincere la partita, non bleffavamo e ce la siamo guadagnata, loro volevano vincere la partita mandando forti segnali in campo”.

Il ct del Belgio non ha convocato Nainggolan perché non è in forma. Nainggolan è deluso. Come sta?
È il Nainggolan che noi vogliamo. Si è fatto trovare pronto a fare il doppio ruolo che io gli chiedo sempre. Parte da trequartista, poi viene a fare il mediano, cala a schiacciarci sulla linea difensiva, lotta,  fa un po’ tutto. Ha passato un paio di partite dove fisiologicamente si era abbassato il livello di  rendimento, ma ora lui sta bene. È il guerriero che a noi piace. Ha fatto rivedere la furia guerriera che lui possiede e che deve trasferire e che dobbiamo tutti prendere”.

In questo momento la Roma è in grado di sostenere i 4 davanti Salah, El Shaarawy, Perotti e Dzeko?
Sì, abbiamo calciatori forti. Se ti capita di sostituire qualcuno nel reparto difensivo puoi concedere qualcosa. Emerson ha fatto vedere nelle ultime partite di essere creciuto. È un giocatore da Roma, che ti può dare il vantaggio che ti danno tutti gli altri. Nell’ultima partita avevamo 4 difensori e Daniele (De Rossi, ndr) ha dovuto fare quel ruolo lì ma è una squadra forte. Noi non abbiamo problemi a fare il nostro gioco e creare con qualità. Ovviamente se si perde il baricentro della squadra si perde anche un po’ di equilibrio. Domani non abbiamo molta scelta di sostituzione davanti, visto che Totti non c’è, perciò potrei riproporre il 4-2-3-1. Stephan (El Shaarawy, ndr) fa dei rientri importanti ora, Salah deve egualmente fare oltre che le accelerazioni improvvise, prese di posizione quando si va a fare un contropressing perché questo permette agli altri che rimangono dietro di mirare con più forza una zona dove bisogna andare a fare una chiusura preventiva”.

Lei ha la sensazione che le squadre arrivino a giocare contro la Juve poco motivate oppure è la Juventus che è troppo forte?
“Ho totale impegno e attenzione per le situazioni nostre e non siamo aiutati da niente e nessuno, l’ultima partita contro l’Empoli il portiere nostro ha parato tutto. Le partite per la Roma sono tutte cariche di difficoltà. Non sono dentro la Juve, non so i dettagli, non sono preparato“.

L’ultimo goal di potenza da fuori area risale a Digne. È una soluzione che si prova un po’ poco?
Noi abbiamo le qualità per fare questo. La squadra funziona e ci ha anche provato. Paredes ci ha provato e non gli è andata bene, Leo ha il tiro più forte in squadra. Lo ricerca troppo spesso e non riesce a far vedere tutta la sua qualità, lo cerca ma ancora non è tranquillo. De Rossi anche ha tiro da fuori. Anche Perotti ed Emerson. Nainggolan ha un tiro potentissimo.. è casualità anche questa secondo me, ci abbiamo provato a tentare dalla lunga distanza. Vedendo che la manovra funziona si anticipa meno la chiusura dell’azione e si va in fondo. Comunque è una soluzione che in ogni caso va ricercata e tenuta in conto, perchè spacca e fa saltare il problema della troppa densità delle squadre avversarie davanti alla porta”.


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