Napoli, in commissione Cultura il punto della situazione sul protocolli di intesa con San Gallo
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resieduta da Elena Coccia la commissione Cultura ha analizzato l’andamento della stipula del protocollo di intesa tra il comune svizzero di San Gallo e il comune partenopeo, per avviare un percorso di collaborazione e di valorizzazione delle due città, ambedue sedi di siti Unesco.
Un rapporto storico, quello che esiste tra la città svizzera di San Gallo e la città di Napoli, che ha nasce in epoche addirittura antecedenti al Grand Tour. La presidente Elena Coccia ha infatti fatto rifermento ad una recente pubblicazione, a cura di Peter Erhart e Luigi Collarile, dal titolo «Itinera Italica. Diari romani dal monastero di San Gallo», che mostra come i monaci benedettini del monastero di San Gallo, in visita a Roma già dal 1600, erano soliti prolungare il loro viaggio fino a Napoli, in virtù delle bellezze del paesaggio ma anche del clima di maggiore libertà e apertura che respiravano.
Di questi viaggi sono rimaste ricche tracce documentarie, che raccontano la storia in divenire di Napoli, la progressiva costruzione di monumenti e chiese che l’hanno resa celebre in epoche successive. Si tratta di una testimonianza unica del fiorire della città, e scopo del protocollo di intesa è quello di valorizzare questo rapporto così antico. Il primo passo da compiere nell’ambito di questo accordo, al momento in fase di perfezionamento, sarà quello di portare a Napoli gli scritti dei monaci benedettini, ora in mostra a Venezia. Si tratta di perfette riproduzioni delle pagine dei loro diari che, per volontà del comune di San Gallo e grazie ad un accordo con la Biblioteca Nazionale, potranno restare a Napoli anche in via permanente, ma bisogna individuare le risorse per il trasferimento dei documenti da Venezia a Napoli. Per questo, ha concluso la Presidente d’accordo anche con la consigliera Alessia Quaglietta (Partito Democratico), è necessario un confronto a breve con l’Assessore alla Cultura per superare questa empasse e riuscire a portare a Napoli questi documenti così significativi.
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