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Castellammare di Stabia

Pochesci: “Manca convinzione negli ultimi sedici metri. Ultimi 15 minuti arrembanti”

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Sandro Pochesci, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match pareggiato 0-0 contro il Taranto al Romeo Menti.

Le dichiarazioni di Pochesci sul match tra Juve Stabia e Taranto sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Manca la convinzione negli ultimi sedici metri. La squadra ha giocato al calcio contro una squadra che si è molto rafforzata come il Taranto. Abbiamo cambiato tre volte modulo tattico. Con gli ingessì di Silipo e Gerbo la squadra nel secondo tempo ha posto le condizioni anche per poterla vincere nel finale.

Il 3-5-2 iniziale? Non è un nostro passo indietro. Oggi l’allenatore deve guardare anche alla squadra avversaria. Sto conoscendo giorno dopo giorno la squadra. Oggi stiamo bene anche nella costruzione dal basso. Maselli deve essere più attento perchè ha perso due palle sanguinose nel secondo tempo.

Non c’è nessun ripensamento da parte mio sulla squadra. C’è stato l’ultimo quarto d’ora arrembante da parte della squadra e anche dal punto di vista fisico si è visto che stiamo benissimo. Quando prendi il palo interno purtroppo bisogna accettare il risultato finale. Mi è piaciuta la gara. Si possono anche perdere queste gare ma sono due punti che ci mancano stasera.

A me interessa il nostro percorso che stiamo facendo. Il mio compito è di parlare ai ragazzi e spiegargli di giocare dieci metri più avanti. Il calcio si fa guardando avanti. Sono molto soddisfatto perché questa prestazione mi porta tante certezze. L’ultimo quarto d’ora è stato un assalto al Fort Apache. Manca l’ultimo step e cioè maggiore concretezza degli attaccanti. Manca la convinzione negli ultimi dieci metri di andare a fare gol.

Noi ci teniamo alla maglia e vogliamo vedere vincere la squadra. Ai ragazzi ho detto di stare uniti e pensare a giocare. Il giorno che faremo la vittoria ci accorgeremo della prestazione. Il Taranto ha portato via un punto perché ci è mancata cattiveria e determinazione.

Oggi ho visto un Maggioni di categoria superiore. Maggioni può anche spingere. Gli
manca la precisione sui cross ma quello si fa col lavoro. L’ho cambiato anche di fascia, con Cinaglia che era già ammonito. Ci siamo messi 4-3-3 nel secondo tempo e siamo stati più aggressivi e determinati.

Guarracino deve essere un’arma letale. Quando ho messo Silipo potevamo essere letali con le due punte larghe. Abbuamo fatto una bella partita, poi è normale che conta solo il risultato.

Il Taranto è una delle squadre che prende meno gol. Noi abbiamo fatto la gara sugli esterni e gli abbiamo fatto male. Sulla spizzata di Pandolfi è nata l’occasione di D’Agostino. Oggi posso dire solo bravi ai ragazzi ma manca l’entusiasmo della vittoria.

Ci aspettano tre squadre importanti ora. Il calendario ci è un po’ ostico ma ce le andremo a giocare perchè nessuna partita è persa a priori. Con i carichi di lavoro miglioreremo”.

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