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Napoli, il patrimonio del clan Di Lauro confiscati dallo Stato: “Usiamolo per servizi alla comunità”

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Da domani l’enorme patrimonio del clan Di Lauro passerà sotto il controllo del Comune di Napoli: “Usiamolo per servizi ai cittadini”

C’è un motivo di festeggiamento in più nel decennale della Fondazione Polis, il movimento anticamorra fondato nel 2008. Domani, riferisce NapoliToday, dovrebbe avvenire, infatti, il passaggio ufficiale dei beni confiscati al clan Di Lauro al Comune di Napoli. Un forte segnale di legalità in un periodo in cui la città partenopea ha vissuto un’escalation di violenza, tra stese di camorra e aggressioni.
Eppure, l’iter per il riutilizzo degli immobili di uno dei clan più violenti della storia potrebbe essere ancora lungo.
Da domani il Comune potrà predisporre il riutilizzo dei beni. Ciò significa che partirà l’individuazione di associazioni e movimenti che vorranno insediare attività sociali o produttive in quei luoghi. Nel frattempo, la manutenzione e la custodia di quegli immobili spetterà a Palazzo San Giacomo.
“Sappiamo quanto i comuni sono in difficoltà – afferma Fabio Giuliani della Fondazione Polis – e questo è uno dei punti deboli nella filiera di confisca e riassegnzione delle proprietà dei camorristi. Festeggeremo quando i beni dei Di Lauro saranno definitivamente riutilizzati”.
Al Pan, la Fondazione ha organizzato una celebrazione di questi primi dieci anni di attività. Un momento utile anche per fare il punto della situazione dei beni confiscati alla camorra. A Napoli sono oltre 2mila. Numeri che raddoppiano se si prende in esame tutta la Campania.


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