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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, ritorno al passato – EDITORIALE

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La Juve Stabia torna al successo contro il Chievo Verona e lo fa al termine di una gara incredibile per tensione ed emozioni. Il successo sulla squadra di Aglietti riaccende le ambizioni salvezza delle Vespe.

E

’ una buona domenica quella che finalmente chiude la settimana della Juve Stabia, vittoriosa contro il Chievo Verona in una delle gare più imprevedibili del campionato delle Vespe. Inutile rimarcare come la salvezza sia tutt’altro che conquistata e quanto sia ora importante rimanere coi piedi ben saldi al terreno di gioco, ma è chiaro che il tris rifilato ai veronesi possa avere un peso specifico enorme nella corsa stabiese alla salvezza.

La vittoria sui veneti vale ben più di tre punti, in primis per l’importanza della posta in palio. Perdere, forse anche pareggiare, alla luce dei risultati dello scorso turno avrebbe reso una mission impossible la permanenza in Serie B, divenuta invece obiettivo concreto dopo la rete di Mallamo. Inoltre la rimonta di venerdì ha permesso alla squadra di fare finalmente il pieno nel serbatoio della convinzione, andato in riserva dopo il ritorno in campo post covid. Lo confermano i tanti post social della squadra, tra cui spiccano il “Duri a morire” di Allievi e il “Non è finita finchè non è finita” di Mastalli: i due capitani della squadra che, dividendosi la fascia, stanno suonando la carica, dimenticando lo stesso gravissimo infortunio dei mesi scorsi.

Quella di venerdì è un risultato frutto soprattutto dell’ardore agonistico della Juve Stabia, non nuovo ma tornato ad essere elemento emblematico e caratteristico della squadra di Fabio Caserta. Per poter godere di un futuro ancora in Serie B la Juve Stabia è tornata al passato, riscoprendosi cattiva fino alla fine, soprattutto alla fine. Lo dice la storia della promozione in cadetteria del 20 aprile 2019 dopo un campionato in cui la zona Cesarini era diventata zona Juve Stabia e nel quale rimonta clamorosa era stata quella di Lentini con la Sicula Leonzio: 14 minuti per la doppietta di Mezavilla ed il sorpasso di Elia. Ancor meno, dieci, quelli serviti a Forte, Troest e Mallamo per annichilire il Chievo Verona.

Si uniscono alla grinta la svolta tattica di Caserta, che sembra aver trovato il suo undici base post covid, salva qualche variazione dovuta a problemi fisici e squalifiche, e la crescita di condizione atletica, che ha cominciato a tornare su livelli competitivi dopo sei gare. Con queste premesse aumentano sensibilmente i motivi per credere ad una salvezza tornata a portata di mano ma per cui sarà necessario mantenere il coltello tra i denti fino all’ultimo secondo dell’ultima gara.

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