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Jorginho, il “Professore” del centrocampo azzurro – Sotto La Lente

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Jorginho, regista del Chelsea e della nazionale italiana, è senza alcun dubbio uno degli elementi dal più elevato rendimento ad Euro 2020 per la squadra azzurra.

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Con la nazionale italiana sta coronando forse la sua migliore stagione da quando gioca al calcio. Dopo la Champions vinta col Chelsea a maggio, la Coppa Italia e la Supercoppa italiana vinte col Napoli e lo scudetto sfiorato nel 2018 nonché l’Europa League vinta col Chelsea nel 2019, può essere questa la sua migliore stagione in assoluto. Soprattutto se dovesse arrivare anche il primo posto ad Euro 2020.

Centrocampista centrale tecnicamente molto dotato, Jorginho gioca in posizione di regista e da il meglio di sé nel modulo tattico 4-3-3. Ha un’ottima visione di gioco ed eccelle sia nel possesso palla corto che nei lanci lunghi. Oltre ad essere anche un ottimo rigorista, avendo segnato in carriera 26 rigori su 30 calciati. Ottimo anche in fase di interdizione.

Jorge Luiz Frello Filho, in arte Jorginho, è nato in Brasile nel 1991 ma è di origini italiane da parte di padre, i cui avi lasciarono Santa Caterina di Lusiana Conco, in provincia di Vicenza, per cercare fortuna in Brasile.

Fondamentale nella sua carriera è stato l’incontro con Maurizio Sarri. Ma ancora più importante è stata la mamma di Jorginho, ex calciatrice, che sulle spiagge brasiliane passava ore ed ore col figlio ad addestrarlo e prepararlo al meglio alla sua carriera da grande calciatore.

La carriera di Jorginho.

Jorginho cresce calcisticamente nel vivaio del Verona iniziando dalla Berretti. Dopo una breve parentesi in prestito al Sassuolo per disputare un Torneo di Viareggio, gioca per una stagione in Lega Pro Seconda Divisione nelle file della Sambonifacese, scendendo in campo per 31 volte e siglando un gol. In questo periodo conosce Sarri da avversario che sarà fondamentale in due tappe della sua carriera: Napoli e Chelsea.

Esordisce in Serie B nelle file del Verona il 4 settembre 2011, divenendo in breve tempo un giocatore importante della formazione scaligera che arriva fino alla semifinale dei playoff, persa contro il Varese. Nella stagione 2012-2013 contribuisce alla promozione in Serie A del Verona con 41 presenze e 2 gol ed è tra i protagonisti dell’impresa scaligera.

Il 24 agosto 2013 fa il suo esordio in Serie A nella partita contro il Milan, vinta dagli scaligeri 2-1. Il 25 settembre 2013 segna su rigore il suo primo gol in Serie A contro il Torino e il 20 ottobre seguente realizza la sua prima doppietta contro il Parma, realizzando due reti su rigore nel 3-2 finale.

Il 18 gennaio 2014 lo acquista il Napoli, con cui firma un contratto fino al 2018. Il 12 febbraio 2014 sigla la sua prima rete in maglia partenopea nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Roma, siglando il 3-0 definitivo per i partenopei. Il 3 maggio 2014 arriva anche il suo primo trofeo, la Coppa Italia, giocando titolare la finale vinta 3-1 contro la Fiorentina.

Nel periodo di Rafa Benitez ha qualche problema di troppo e il modulo 4-2-3-1 non è del tutto congeniale alle sue caratteristiche. Molto meglio va con Maurizio Sarri. In quel Napoli parte riserva di Valdifiori ma ben presto diventa il titolare assoluto del ruolo di regista.

Sfiora due volte lo scudetto nel 2016 e nel 2018, partecipando due volte alla Champions League con gli azzurri.

Il 14 luglio 2018 viene acquistato dal Chelsea, firmando un contratto quinquennale. Strappato alla concorrenza del Manchester City, il calciatore viene pagato 60 milioni di euro più 3 di bonus. Nella squadra inglese ritrova il tecnico Maurizio Sarri, già suo allenatore nelle tre stagioni precedenti al Napoli. Con Sarri vincerà il primo anno l’Europa Legue battendo in finale l’Arsenal 4-1.

All’inizio della stagione 2020-2021 trova meno spazio con Lampard per poi tornare a essere titolare col suo successore Thomas Tuchel. Il 15 maggio 2021 disputa la seconda finale consecutiva di FA Cup, persa 1-0 contro il Leicester City. Il 29 maggio 2021 vince la UEFA Champions League in finale contro il Manchester City, contribuendo alla vittoria partendo da titolare.

Il 19 marzo 2016, a 24 anni, viene convocato per la prima volta in nazionale maggiore dal CT Antonio Conte, ed esordisce il 24 marzo subentrando a Marco Parolo nel finale della partita amichevole contro la Spagna (1-1) disputata ad Udine. Inserito nel gruppo dei 30 pre-convocati per l’Europeo 2016 in Francia, viene poi escluso dalla lista definitiva.

Jorginho viene infine convocato nel novembre 2017 per il play-off contro la Svezia, giocando da titolare la gara di ritorno terminata 0-0, che sancisce l’eliminazione della nazionale.

In Nazionale però Jorginho trova la sua definitiva consacrazione con Roberto Mancini. Nelle qualificazioni all’Europeo 2020 segna 3 gol su rigore negli incontri con Finlandia (1-2), Grecia (2-0) e Armenia (9-1).

C’è da giurarci che nel caso in cui dovesse arrivare un’altra affermazione anche ad Euro 2020, Jorginho si candiderebbe di diritto al Pallone d’Oro per i grandi risultati ottenuti in questa stagione sia nel club che in nazionale.

a cura di Natale Giusti.

Foto: Pagina Facebook Nazionale Italiana di Calcio.


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