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Castellammare di Stabia

Foibe: una tragedia troppo a lungo ignorata. Oggi la commemorazione

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Foibe: oggi, 10 febbraio, a Castellammare si commemora “Il giorno del ricordo” istituito per conservare la memoria con legge 92 marzo 2004.

Foibe: una tragedia troppo a lungo ignorata. Oggi la commemorazione

Il 10 febbraio, a Castellammare si commemora “Il giorno del ricordo”, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 per conservare la memoria di una grande tragedia italiana: quella delle foibe e dell’esodo dalle loro terre di migliaia di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.

Una tragedia a lungo ignorata, rimossa, confinata all’oblio. Fu soltanto con il crollo del muro di Berlino dopo il 1989 che si incominciò a parlare delle foibe con la fiction “Il cuore nel pozzo” interpretata da Beppe Fiorello e dal 2005 si iniziò a celebrare “Il giorno del ricordo”, per ricordare la strage di migliaia di Italiani.

S

olo in quegli anni si venne a conoscenza anche della triste vicenda degli esuli giuliano-dalmati, costretti a lasciare le loro case alla fine della seconda guerra mondiale a causa dell’occupazione iugoslava di quei territori, Tra le 250 e le 350mila persone che persero tutto (e in gran parte non ebbero nessun risarcimento).

A testimonianza di questo esodo di dimensioni bibliche c’è il Magazzino 18 in Porto Vecchio a Trieste.  Il Magazzino 18 racchiude tutti i beni che questi italiani in fuga (istriani, dalmati, fiumani) furono costretti ad abbandonare sperando un giorno di poter far ritorno.

Le sale di questo magazzino sono piene fino al soffitto di mobili, suppellettili e cose di ogni genere: libri, quaderni, giocattoli, fotografie, icone sacre e altri ricordi mai più reclamati. Oggetti ormai vecchi e polverosi, testimoni muti di vite spezzate, dimenticate. Questi materiali dal Magazzino 18, per una migliore conservazione, passeranno al secondo piano del Magazzino 26, che si auspica sarà possibile visitare dalla prossima estate.

Per quanto riguarda le vittime, non se ne conosce il numero preciso, ma si stima che gli infoibati e i deportati nei lager di Tito tra il 1943 e il 1947 siano almeno 20mila.

Le foibe sono delle fenditure carsiche profonde fino a 200 metri, tristemente famose perché vi trovarono la morte migliaia di italiani, torturati e uccisi o gettati ancora vivi in esse dai militari di Tito per vendicarsi del governo italiano che tra le due guerre avrebbe imposto a quei territori un’italianizzazione forzata.

Nella primavera del 1945 l’esercito jugoslavo, dopo aver occupato Fiume e l’Istria (che erano territori italiani), massacrò chiunque si opponesse al nuovo regime: uomini, donne, bambini, militari e civili, fascisti e antifascisti.

La maggior parte delle vittime tra i civili apparteneva alla popolazione locale, ma i caduti furono in gran parte militari delle Forze Armate italiane, tra Carabinieri, Finanzieri e Poliziotti provenienti da tutt’Italia.

Tra essi lo stabiese Capitano della Guardia di Finanza Giovanni Battista Acanfora, arrestato dalle truppe titine con i suoi militari nella Caserma di Trieste “Campo Marzio” e scomparso nella foiba di Basovizza.

Il nipote Andrea nel 2015 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica la medaglia d’onore in memoria del nonno e la città di Castellammare di Stabia ha reso omaggio al Capitano Acanfora, il 7 novembre del 2019, intitolandogli alla memoria un viale della Villa comunale stabiese.

Anche quest’anno a Castellammare, in occasione del giorno del ricordo, è stata organizzata una celebrazione con i rappresentanti dell’amministrazione comunale, delle Forze dell’Ordine e dell’associazionismo locale, per ricordare i tragici eventi ed onorare le vittime delle foibe, in sicurezza e nel rispetto della normativa anti-Covid-19.

Durante la cerimonia verrà deposta una corona d’alloro sotto la targa commemorativa, in Villa comunale nel viale dedicato al Capitano Acanfora. Un’altra corona d’alloro sarà posata sul Monumento ai Caduti.

Nelle scuole stabiesi, poiché l’emergenza sanitaria impedisce la didattica in presenza, sono stati organizzati momenti commemorativi a distanza per riflettere sulle tristi vicende e tenere vivo il ricordo di questa tragedia, una delle pagine più dolorose della storia d’Italia.

Foibe: una tragedia troppo a lungo ignorata. Domani la commemorazione / Adelaide Cesarano

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