Le sue parole
G
igi D’Alessio ha rilasciato un’intervista a Il Mattino:
Com’è andata la chiacchierata con De Laurentiis? «Bene, ho trovato Aurelio disteso, non certo allineato con certi toni catastrofisti che questa vicenda sta alimentando in chi vorrebbe vietare lo stadio ai concerti. Ma è impossibile: se San Siro e l’Olimpico sono concessi regolarmente, non si spiegherebbe perché a Napoli non si può fare».
Torniamo alla telefonata? «Da professionista del palcoscenico, da manager di me stesso, ho rassicurato il presidente: credo che il prato abbia solo bisogno di un po’ di tempo per riprendersi, ma, in ogni caso, abbiamo firmato un contratto, stipulato un’assicurazione: il manto erboso tornerà allo stato di prima».
Si rischia una guerra tra agronomi, il vostro e quello della Lega calcio? «Non so, vedremo che cosà dirà il tecnico atteso oggi. A me assicurano che il terreno sotto la protezione e sotto il peso del palco ha bisogno di aria, acqua e tempo per riprendersi, altrimenti, lo ripeto, provvederò di tasca mia. Il problema vero, però, non è usare il San Paolo per la musica, ma che si usa troppo poco: l’anno scorso Vasco e Jovanotti, quest’anno addirittura solo io. A Milano, San Siro, gli organizzatori di Pausini, Pooh, Modà , Springsteen, Rihanna, Beyoncé possono mettere un tot a testa e alla fine rifare il prato. A Roma, Olimpico, sarebbero bastati i quattro show di Vasco Rossi».
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