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Castellammare di Stabia

Castellammare continua con i suoi primati: oggi la 1° nave ad idrogeno

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a stabiese masochista spesso mi ritrovo ad andare con la mente al glorioso passato della mia città, Castellammare di Stabia, della quale ho fatto memoria storica e della quale, ancor oggi seguo le sorti ricevendo continue pugnalate al cuore.

Ma tant’è.

Triste è la sorte di chi non sa ben farsi amministrare; ed anche in questo magari Castellammare potrebbe varare un suo Primato, sia pur in negativo.

Se vi garba, seguitemi in questo piccolo, ennesimo, excursus nella storia di Stabia e, magari, soffritene con me per il come siamo ad oggi.

Parto dal 1700 sia pur tanto ci sarebbe da dire ed annotare anche andando molto più indietro nel tempo fino, ad esempio, all’eruzione del vesuvio nel 79 d.C. che distrusse le città di ErcolanoPompeiStabia e Oplontis, le cui rovine, rimaste sepolte sotto strati di pomici, sono state riportate alla luce a partire dal XVIII secolo.

Nella fattispecie mi soffermo sul cantiere navale di Castellammare di Stabia, già Regio Arsenale, che sin dalla nascita fu un primato visto che è la più antica fabbrica di navi intesa in senso moderno.

Dunque, siamo al 1785 quando fu varata la fregata Stabia, la prima nave da guerra italiana, costruita nei già gloriosi cantieri navali di Castellammare di Stabia, e che fu seguita, l’anno seguente, dal vascello Partenope varato nel 1786.

Andando veloci avanti arriviamo al 1831 e ad un altro primato: la cotruzione della Francesco I, la prima nave da crociera al mondo.

Il piroscafo, con motore a vapore, aveva una velocità eccezionale a confronto con le navi dell’epoca grazie a motori da 120 cavalli rispetto agli 80 dei francesi e ai 25 dei piemontesi, e batteva la bandiera del Regno delle Due Sicilie.

Primato porta primato e quindi ecco anche quello della prima crociera al mondo che salpò dalla Capitale Napoli i primi di giugno del 1833, preceduta da una campagna pubblicitaria, in ogni Stato Europeo, simile a quelle attuali. Sulla nave si imbarcarono nobili, autorità e principi reali provenienti da tutta Europa.

Altro salto e arriviamo al 16 giugno 1887 quando entra in servizio, a Napoli, la goletta a elica Miseno, capoclasse di due unità, costruita nel cantiere di Castellammare di Stabia.

Per le loro dimensioni e la robustezza della costruzione metallica (le prime unità del tipo costruite in acciaio) furono le migliori unità del tipo che prestarono servizio nella R. Marina.

NOTA: la Miseno aveva un dislocamento di 554 t lunghezza 47,2 metri e velocità di 10 nodi con un apparato motore che sviluppava 430 hp

Ancora un gran salto nel tempo ed eccoci al 1931 quando, il 22 febbraio fu varata la nave ancora oggi più conosciuta e rispettata al mondo: l’Amerigo Vespucci, regina incontrastata dei mari.

La Vespucci partì da Castellammare, completamente allestita, il 2 luglio 1931 alla volta di Genova dove, il 15 ottobre 1931, ricevette la bandiera di combattimento nelle mani del suo primo comandante, Augusto Radicati di Marmorito.

Oggi è la Nave Scuola più conosciuta e rispettata al mondo.

Altro grande salto, fatto per continuare a navigare da un primato all’altro, arriviamo al 31 Gennaio 2022 quando, sempre presso lo stabilimento di Castellammare di Stabia, è stata varata la piccola, ma significativa imbarcazione, ribattezzata Zeus.

Significativa perché è la prima imbarcazione avente alimentazione a idrogeno e, ultimamente, il Gruppo Fincantieri ha rivelato di avere in corso anche una prima installazione su una nave da crociera che potrebbe trattarsi (da indiscrezioni e analisi dei rapporti in corso) di Msc Crociere perché in questo caso si parla di una prima sperimentazione limitata a una piccola applicazione a bordo.

«Abbiamo iniziato modificando una parte di una nave per alloggiare le fuel cell e i bomboloni di idrogeno mentre adesso abbiamo fatto tutta la parte di risk assesment con lo stato di bandiera e con l’ente di classifica»

«Per noi di Fincantieri, ha aggiunto Punter, si tratta di una prima sperimentazione che ci ha permesso di confrontarci con la sicurezza della nave e devo dire che è stata impegnativa».

«Sarà un laboratorio galleggiante finalizzato ad acquisire informazioni sul comportamento nell’ambiente reale delle fuel cell, dispositivo elettrochimico che permette di ottenere energia elettrica direttamente dall’idrogeno senza processo di combustione termica».

La nave sarà dotata di un apparato ibrido da utilizzare come sistema di propulsione convenzionale. A questo si aggiungono un impianto di fuel cell di 130 kW, alimentato da circa 50 kg di idrogeno contenuti in 8 bombole a idruri metallici, secondo tecnologie già in uso sui sommergibili, e un sistema di batterie, che insieme consentiranno un’autonomia di circa 8 ore di navigazione a zero emissioni alla una velocità di circa 7,5 nodi.

Tra chiari (pochi) e scuri (tanti) arriviamo ad oggi per annotare che, sempre nel cantiere di Castellammare di Stabia, troviamo in costruzione la Explora II, seconda nave del nuovo brand di lusso del Gruppo MSC, Explora Journeys (nella foto di copertina la Explora I).

La Explora II ha iniziato a prendere forma, con la cerimonia del taglio di lamiera, che si è svolta il 6 ottobre 2021 a Castellammare di Stabia,

La Explora II verrà poi spostata, dopo il varo, nei cantieri di Sestri Ponente.per l’allestimento finale, e sarà consegnata nell’autunno del 2024 per entrare poi in servizio nel 2026.

NOTA finale, tanto per darmi un’ultima frustata:

La presenza dell’importante cantiere navale e della Reggia di Quisisana fecero si che a Castellammare si installassero ben 17 sedi consolari: Austria-Ungheria, Francia e Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Olanda, Paraguay, Turchia, Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Russia, Sardegna, Svezia e Stati Uniti d’America…

Oggi? Nemmeno più “a grattata” o cazzimbocchio” ma Castellammare, nonostante tutto, continua con i suoi primati.

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St6anislao Barretta / Redazione Campania


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